Regola elementare del commercio: quando l’oggetto non si vende, si riposiziona il suo prezzo ad un target inferiore. Lo hanno vissuto sulla loro pelle i possessori del Cube G4 di Apple, vistosi deprezzare il cubo di cristallo dopo poco, ma tra gli altri casi clamorosi potremmo anche includere, il ROKR di Motorola.
Dall’altra parte dell’oceano, infatti, complici anche le lamentele su malfunzionamenti ed insoddisfazioni il cellulare-iPod ha perso così tanto appeal da costringere ad un repentino (e sostanzioso) ribasso del prezzo: ben 100 dollari in meno.
In realtà , negli USA, l’offerta è vincolata alla sottoscrizione di un contratto biennale con Cingular, la società telefonica che lo ha nei propri listini. Qui in Italia la situazione potrebbe essere diversa, considerando di non essere legati ad uno specifico operatore e quindi poter scegliere il gestore e tariffe di proprio gusto.
Non è dato sapere se il taglio del prezzo potrebbe ripercuotersi anche qui, in un Paese che fa della telefonia cellulare la sua moda più effimera, i dati di vendita secondo Motorola sarebbero confortanti.
Sfortunatamente il ROKR non spicca per tecnologia: essendo mancante sia di UMTS che della tecnologia di transizione EDGE, privo poi di modem per il collegamento a computer portatile.
Non un telefono per il nomade digitale, quindi.
Considerando che, all’interno della confezione, viene inclusa una scheda TransFlash da 512 MB, acquistabile separatamente al costo di circa $85, una banale sottrazione indica il drammatico deprezzamento di questo cellulare.
Al momento attuale i dati di vendita mostrano una media di 83.000 ROKR venduti a settimana, poco dopo l’annuncio ufficiale della sua disponibiltà , mentre parallelamente il sottilissimo RAZR viaggia ad una media di 500.000 pezzi a settimana.