Nasdaq, Apple rilancia

Il mercato tecnologico ieri è stato segnato ancora una volta dalla depressione e dalla sfiducia degli investitori e allla fine della giornata, dopo un tentativo di ripresa, il listino è sceso ancora di due punti. Tra le poche eccezioni solo il titolo Apple ha fatto segnare un andamento in controtendenza. Si tratta di un recupero solo temporaneo? In molti non pensano che sia così.
Lo dimostra l’aggiornamento della sua valutazione un’importante società  di analisi finanziarie, come Bank Of America Securities che ora consiglia uno “strong buy”, che potremmo tradurre come “accaparrarsi” i titoli AAPL, lo pensano tutti coloro che hanno intepretato i bilanci di Apple e li accostano a quelli di tante altre società  con capitalizzazioni di mercato anche triple rispetto a quelle di Cupertino. Infatti al contrario di molte realtà  della Net Economy, Apple ha dalla sua vendite, una base di installato, un patrimonio societario, storia e credibilità  ventennali. Tutto questo ne potrebbe fare una delle “sopravvissute” e protagoniste del terremoto che sta scuotendo il mercato.
Una convinzione che potrebbe diventare anche più forte quando il prossimo mercoledì verranno presentati i risultati fiscali dell’attuale trimestre. Secondo alcune indiscrezioni ci si dovrebbe attendere nuovi record, in particolare nel settore delle macchine di fascia alta, quelle dove i margini di guadagno sono più alti. Alcune indiscrezioni, infatti, annunciano che i nuovi G4, ma anche i Powerbooks, post-Tokyo sono letteralmente volati via dagli scaffali facendo segnare punte che pochi ricordano nel passato in questa fascia di mercato.
Se sarà  così Jobs potrebbe essere in grado di presentarsi all’incontro degli azionisti Apple che si tiene a Cupertino qualche giorno dopo la dichiarazione fiscale con in mano nuove credenziali per chiedere all’assemblea il permesso di attuare per la prima volta da anni a questa parte il “due per una” sulle azioni. Potrebbe essere questo l’annuncio decisivo per un nuovo decollo di APPL, magari fino a quota 200 prima dell’operazione “due per una”.
Nasdaq permettendo…