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Negli USA Apple sceglie il popolo

Mac mini nei negozi Best Buy, iPod shuffle nei supermercati Wal-Mart. Queste le notizie che hanno messo a rumore il mondo Mac nel corso del fine settimana e che, se confermate, segnano un passo molto significativo nella ‘€œpopolarizzazione’€ dei prodotti di prodotti di San Francisco.

Per capire il potenziale impatto sia in termini d’€™immagine che di vendita che l’€™apparizione del player e dei Mac mini potrebbe avere per Apple si deve tracciare un profilo di Best Buy e Wal-Mart, due realtà  molto visibili della grande distribuzione americana con una capillare diffusione sul territorio americano.

Best Buy, in particolare, si occupa di vendere prodotti dell’€™elettronica di consumo, computer, stereo, televisori, al grande pubblico mentre Wal-Mart, con circa 5000 negozi sparsi in tutti gli USA, è la maggiore catena di supermercati americana (e mondiale) e la più capillare sul territorio.

Molti rivenditori fanno carte false per apparire sugli scaffali dell’€™uno e dell’€™altro, ma per farcela si devono avere prodotti di grande appeal, immagine solida e prezzi competitivi. Mac mini e iPod shuffle, evidentemente, avrebbero convinto in questo senso i manager delle due catene, segnando un importante punto a favore delle strategie di Apple.

Dal punto di vista della penetrazione del mercato la conquista di Best Buy (annunciata ufficialmente dal sito della catena fondata nel 1966 da Richard Schulze come Sound of Music) è significativa per la penetrazione nel mercato dei desktop ma aiuta anche a capire quale potrebbe essere il ritorno d’€™immagine di Mac mini sull’€™utente medio. Basti pensare che l’€™ultimo computer Mac proposto in maniera metodica e con dispiego di risorse di marketing da Best Buy fu il Mac Bondi Blue. Al momento del rilascio dei modelli in vari colori però la società  americana di grande distribuzione, ritenendo dispersivo e diseconomico, presentare tutti e cinque i modelli di vari colori (cosa richiesta da Apple) troncò la sua relazione con Cupertino. Successivamente solo saltuariamente e in alcuni pochissimi punti vendita apparirono computer Apple, ma senza supporto e senza grande convinzione. Ora secondo alcune informazioni questa situazione dovrebbe cambiare e Mac mini sarà  disponibile in tutti i negozi Best Buy, caratterizzati da una una politica commerciale aggressiva; famosi i “Tornado sales”, le “svendite per tornado”, originariamente nate nel 1981 quando un tornado colpì uno dei maggiori negozi di Schulze, inducendolo a svendere il materiale sopravvissuto alla devastazione del magazzino. Nei punti vendita dovrebbero apparire installazioni dedicate e chioschi pubblicitari accanto a iPod (che viene venduto da Best Buy dal 2002) e iPod shuffle, il che si tradurrà  in un formidabile veicolo pubblicitario e d’€™immagine nell’€™ambito dei clienti consumer per Apple visto che Best Buy ha negli USA ben 780 frequentatissimi negozi.

Non molto diverso sarebbe l’€™effetto di iPod shuffle nei punti vendita di Wal-Mart. In questo, se le voci (meno solide di quelle dei Mac mini nei negozi Best Buy), dovessero dimostrarsi reali, il player avrebbe una vetrina di 5000 negozi che vendono un passaggio di milioni di clienti ogni giorno la gran parte dei quali, visto che Wal-Mart è una catena ‘€œpopolare’€ in senso stretto (prodotti a prezzo accessibile, articoli non troppo sofisticati e di reale consumo, appeal al cliente con budget di fascia media se non medio-bassa), distanti dal mondo Mac. Se le cifre fornite da alcuni siti dediti alle indiscrezioni si dimostrassero corrette e davvero Apple trovasse un accordo per collocare in ciascun negozio 50 player, si parlerebbe di 250.000 iPod shuffle solo come prima fornitura. Il numero, enorme se si considera che successivamente Apple avrebbe dovuto anche mantenere i magazzini di Wal-Mart riforniti, secondo alcune fonti, aveva indotto Cupertino a differire all’€™estate l’€™inizio della collaborazione, ma avute garanzie dai fornitori ora pare che l’€™inizio del lancio di iPod shuffle, già  da aprile.

Da notare che Best Buy e Wal-Mart si affiancheranno all’€™esposizione che Apple sta per avere da Target, un’€™altra catena di grande distribuzione con 1.272 negozi presenti in 47 dei 50 stati americani e in competizione con Wal-Mart e Kmart. Nell’ultimo anno la crescita del fatturato dell’azienda è stata superiore a quella di Wal-Mart ed è caratterizzata da un livello di servizio superiore a quello dei competitor.

Complessivamente, se davvero Apple quando davvero Apple riuscisse a conquistare gli scaffali di queste tre realtà , Best Buy, Target e Wal-Mart, il ritorno sul fatturato ha tutte le potenzialità  per essere molto significativo. Altrettanto significativa, come accennato in apertura, sarebbe anche la visibilità  che conquisterebbero i prodotti Apple, specie se fossero adeguatamente promossi. In definitiva la scelta appare in linea con le strategie più recenti di Cupertino e che mirano a rafforzare la propria base di utenti, raggiungendo anche consumatori fino ad oggi molto distanti, e a rendere più popolare la propria immagine pur senza perdere l’€™aura di costruttore che sa offrire prodotti sofisticati ed evoluti.

Un passo in avanti per la diffusione dei prodotti del nuovo corso di Apple: piccoli, economici e destinati al mercato di massa. Mac mini e iPod shuffle verranno venduti dalla catena al dettaglio di elettronica Best Buy e da Target.com, il negozio online della catena Target, entrambi negli Stati Uniti.

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