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Negozio di musica Apple, in Europa avanti piano

Gli iTunes Europei crescono, ma l’€™America è ancora lontana. Questo quanto, dati alla mano, si può dire dopo l’€™annuncio del taglio del traguardo per i negozi del vecchio continente di 50 milioni di canzoni vendute. Nonostante il dato sia senza dubbio rilevante e, di gran lunga, il più significativo su scala europea, il raffronto con gli Stati Uniti risulta deludente.

Per capire perchè basta fare qualche conto.

Prima di raggiungere la soglia dei primi 50 milioni di brani venduti sono dovuti passare 335 giorni, quando nel 2003 iTunes vendeva musica solo negli Stati Uniti,

Le 17 nazioni europee che, a diversi scaglioni, hanno a disposizione un iTunes nazionale, per far segnare i primi 50 milioni di canzoni vendute ci hanno impiegato una quarantina di giorni in più: 378 giorni, tanto quanto è trascorso dall’attesissimo debutto di iTMS in Francia, Germania e Gran Bretagna del 15 giugno 2004.

Il ritardo non è dovuto alla popolazione visto che l’€™Europa ha più residenti. Gli USA hanno, in tutto 295.734.134 abitanti, le 17 nazioni europee con un iTMS (Francia, Germania e Gran Bretagna dal 15/06/2004; Austria, Belgio, Finlandia, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo e Spagna dal 26/10/2004; Danimarca, Norvegia, Svezia e Svizzera dal 10/05/2005) ne contano in totale 394.388.865.

Tralasciando lo svantaggio degli Stati Uniti che per primi e soli hanno spianato la strada e dimenticando che in Europa l’introduzione dei vari iTMS è giunta in periodi differenti, entrambi dati difficilmente assimilabili, possiamo genericamente dire che, se in Europa è stato comperata una canzone da iTunes ogni 7,88 persone, negli Stati Uniti ogni 5,91 abitanti è stato scaricato un brano dal negozio musicale di Apple. I numeri sono riferibili al solo dato coerente a nostra disposizione, i primi 50 milioni di brani venduti.

Se fosse possibile conoscere i dati più recenti e per singole nazioni riusciremmo ad interpretare meglio le tendenze, ma Apple insiste a tenere segreti questi dati a solo uso e consumo interno. Un vero peccato: tutti ne apprezzeremmo meglio la crescita verticale.

Resta fuori dal calcolo l’apporto di iTunes Music Store Canada, attivo dal 02/12/2004, ma che ha contribuito anch’esso al recente traguardo dei 430 milioni di brani venduti globalmente da tutti gli iTunes Music Store, il negozio di musica digitale che detiene l’80% del mercato e che segue di soli 26 giorni il precedente record di 400 milioni.

Le ragioni della velocità  rallentata con cui in Europa si sta procedendo all’€™adozione della musica digitale sono diverse, alcune delle quali molto complesse e che fanno riferimento allo stato culturale del tutto differente tra chi abita nel vecchio continente e chi risiede negli Stati Uniti. Altre sono specifiche dell’€™offerta commerciale di Apple (il costo delle singole canzoni incide di più sul portafogli del cittadino europeo che su quello dell’€™abitante degli USA), altre ancora non possono prescindere dalle scelte delle case discografiche che tendono a penalizzare il pubblico europeo con una minore varietà  e proposte di marketing che non sono così aggressive come in America (ad esempio sono poche le canzoni gratuite sugli store europei). Probabilmente però le ragioni più semplici da individuare sono nel differente passo ‘€œtecnologico’€ tra USA ed Europa che si riscontra primariamente nella diffusione della banda larga, molto più popolare negli USA, e ai costi più alti delle connessioni. Linee meno veloci e costi di Internet più alti, si sommano ad un numero di computer pro capite che è inferiore a quello americano. Infine non si deve dimenticare la propensione tutta americana per l’€™uso di strumenti informatici e gadget come gli stessi computer e i riproduttori MP3.

Comunque sia si deve dare ad Apple merito di avere attuato un atto di coraggio quando ha deciso di espandere il suo network per la vendita di musica on line su terreni tanto diversi. Un atto che sarà  anche più coraggioso quando, come è facile prevedere, Cupertino arriverà  in Giappone, Australia, Cina, Russia, India, Brasile. La curva della difficoltà  si farà  più ripida, sperando che altrettanto ripida resterà  la curva di crescita delle vendite del settore musicale di Apple.

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