Il Mac mini con Pentium sarà il primo computer al mondo ad usare la tecnologia multimediale di Intel? La domanda, per ora, non può avere una vera e propria risposta, ma il sospetto che possa essere proprio il piccolo computer di Cupertino ad inaugurare la piattaforma digitale con cui il colosso di Santa Clara vuole rivoluzionare la casa digitale è forte.
A sollevare la questione tre fattori convergenti: le indiscrezioni, sempre più tambureggianti, sul rilascio del Mac mini con Intel nel mese di gennaio, le indiscrezioni che sostengono che il computer sarà orientato, mediante un software dedicato, a divenire un vero e proprio media center capace di svolgere anche le funzioni di un PVR, e l’annuncio, cui si somma la notizia, giunta nella notte, che Intel è ormai pronta a rilasciare ai produttori il suo chipset per il multimedia, denominato Viiv.
Come già spiegato da Macity , Viiv può essere visto come la controparte nel campo dell’intrattenimento digitale di Centrino. Così come quest’ultima piattaforma ha facilitato l’introduzione e l’uso del wireless nell’ambito dei portatili, fornendo uno standard comune a cui fare riferimento, Viiv dovrebbe fissare i parametri tecnologici nel campo multimediale per un computer, dando la possibilità di avere i riferimenti necessari ai produttori di hardware e ai fornitori di servizi.
Viiv, aveva spiegato Intel al suo developer forum, decodificherà l’audio e il video, passando da un formato all’altro senza problemi per gli utenti, permetterà il passaggio dallo stato di pausa allo stato di funzionamento della macchina più velocemente di quanto non permettano oggi i sistemi operativi, supporterà il sourround 5.1 con possibilità di essere aggiornato a 7.1, un sistema di modifica delle preferenze via telecomando oltre che, e qui è il caso di alzare le antenne, un engine in grado di riformattare i contenuti così da adattarli a qualunque tipo di dispositivo.
Intel, che ha annunciato ieri una prima lista di società che sosterranno la sua piattaforma. Si tratta di una quarantina di realtà (tra cui vale la pena di segnalare Sky Tv, Adobe e Telecom Italia, quest’ultima impegnata in una grande campagna per la conquista del salotto usando il broadband) che creeranno prodotti e servizi compatibili con Viiv. Nell’elenco non appare Apple, ma Intel, interpellata al proposito, ha declinato ogni commento, il che, invece che cancellare, rafforza i sospetti.
Chi conosce le indiscrezioni sul Mac mini ‘da salotto’ diffuse da alcuni siti dedicati al mondo Mac, non può non riconoscere in questa tecnologia come il complemento ideale per l’ipotetica macchina di Cupertino. Se Apple dovesse usare il chipset si vedrebbe facilitata nel realizzare l’hardware di cui si rumoreggia e che avrebbe, tra le altre cose, la possibilità di acquisire programmi TV e video in genere, da trasferire sull’iPod.
La data fissata per il debutto di Viiv, secondo Intel, è ‘il primo quarto del prossimo anno’, assai probabilmente in tempo per consentire ai produttori una dimostrazion al Ces di Las Vegas, la fiera dedicata al consumer dell’elettronica, che si tiene ad inizio gennaio. Più o meno, ma guarda un po’, nelle stesse date i cui si tiene il Macword Expo…