Questo articolo è forse superfluo per chi conosce bene gli usi e costumi statunitensi, ma potrebbe essere utile invece a chi è convinto che le canzoni comperate su AppleMusic costino “veramente” 99 centesimi di dollaro.
Partendo dal concetto che quasi ogni cosa venduta negli USA ha un prezzo pubblicato e citato assolutamente indenne dalle tasse, dobbiamo trasporre questa curiosa usanza anche ai brani acquistati sull’iTunes Music Store.
Tranne rarissimi casi, in quel paese, ogni prezzo che si legge in una vetrina di un negozio o sulla targhetta del prodotto, non include le tasse di quello stato: ogni stato ha percentuali variabili, a quanto ammontino queste non è possibile saperlo in anticipo se non si è vinto in gioventù il premio del migliore della classe in matematica, infatti le quote delle tasse sono espresse in percentuale sul valore del prodotto: 6,30% o 7,25% o ancora 8,75% sono il tipico range di sovrapprezzo da applicare agli acquisti comuni.
Come forse è noto ai più, chi effettua ordini online o telefonici a venditori che risiedono in uno stato diverso da quello di residenza, non paga direttamente a chi vende il prezzo più le tasse ma solo il prezzo “nudo e crudo” perché l’acquirente è tenuto a versare la giusta percentuale del suo stato (se acquista da un venditore del suo stesso stato invece le tasse vengono addebitate)… sta di fatto che moltissima gente approfitta di questa situazione (che forse in futuro sarà eliminata) per non pagare, per esempio, nè le tasse dell’Ohio dove ha sede chi vende e nè le tasse dell’Illinois dove risiede l’acquirente.
Ma, dopo questa spiegazione dovuta, torniamo al tema: iTunes Music Store vende canzoni e da più parti si è sempre detto che queste vengono pagate 99 centesimi di dollaro, l’una.
Ebbene, non è così: 0,99 dollari è il prezzo privo di tasse ma in effetti chi sborsa i soldi (attraverso la carta di credito con rigoroso billing address negli USA) troverà addebitato nel rendiconto della MasterCard, Visa o American Express una cifra variabile, ma vicina a 10 centesimi, portando quindi il totale a 1,10 dollari circa.
Gli stati degli USA che applicano tasse sulla musica acquistata online sono i seguenti:
Arizona, Hawaii, Idaho, Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Maine, Minnesota, Mississippi, Nebraska, New Mexico, North Dakota, Ohio, Pennsylvania, South Dakota, Tennessee, Washington, West Virginia e District of Columbia (Washington); quindi chi risiede in uno di questi deve pagare l’extra, e in effetti il calcolo viene fatto dalla società che ha emesso la carta di credito in base all’indirizzo del suo titolare. Nessuna esenzione è possibile.
Tutto ciò viene specificato anche dai siti di Apple.
Ipotizzando che prima o poi l’iTunes Music Store si attivi con la vendita di musica online anche in Europa, attendiamo di vedere pubblicizzato anche qui un prezzo (chissà quale? si accettano scommesse, ndr) senza tasse dato che le varie IVA di differenziano dal 16% tedesco (non per tutti i prodotti), al 19% olandese e portoghese (non per tutti i prodotti), al 20% italiano e austriaco (non per tutti i prodotti), al 25% svedese e danese (non per tutti i prodotti) e così via.