La settimana è, oltre che la settimana del MacWorld Expo, anche quella della dichiarazione dei risultati fiscali per il terzo quarto fiscale dell’anno.In passato i novanta giorni di cui Fred Anderson darà conto martedì in tarda serata erano attesi con grande preoccupazione. I mesi tra aprile e giugno, infatti, tradizionalmente erano i peggiori per Apple, tanto che alcune delle più clamorose scoppole (come i -500 milioni di dollari di passivo del 1996, uno dei peggiori risultati di sempre per una società hi-tech) giunsero proprio in questa occasione. Fortunatamente quest’anno le cose dovrebbero andare meglio, molto meglio.Le previsioni degli analisti, infatti, infatti ritengono che Apple sia riuscita a pareggiare le previsioni elaborate all’inizio dello scorso trimestre con un fatturato di 1.8 o 1.9 miliardi di dollari. Circa 4000 miliardi di fatturato erano proprio il tetto che l’ufficio finanziario di Apple aveva indicato come target ideale per il trimestre che si è chiuso alla metà di giugno. Sembrano quindi fugate le nubi di fine maggio quando le notizie che arrivavano dai canali indicavano un rallentamento delle vendite di iMac. Il calo di vendite c’è stato, determinato dal fatto che Apple, per ragioni che non sappiamo ma probabilmente legate ad un cambio di strategia sul ciclo di upgrading, ha deciso di non rinnovare la gamma, ma l’impatto sui profitti dovrebbe essere stato minimo ciò grazie alla tenuta della gamma di fascia alta.IL buon andamento di G4 e PowerBook, che hanno margini di profitto decisamente più alti rispetto a quelli di iMac, sommati al loro prezzo avrebbe infatti consentito di mantenere le previsioni.AppleInvestors, in sito dedicato alle analisi finanziarie sul titolo AAPL, ritiene che le vendite complessive di macchine Apple per il trimestre appena terminato abbiano superato (anche se di poco) il milione di unità . A guidare la classifica sarebbe iMac (con 440.000 esemplari), seguito dai G4 (368.000). Dietro i portatili con 120.000 iBook e 100.000 PowerBook. Per iMac si tratta di un notevole passo indietro rispetto alle 700.000 unità del primo quarto (ottobre-dicembre 1999), ma il salto rispetto al quarto precedente è di poche decine di migliaia). Il declino rispetto allo stesso trimestre dell’anno passato è più evidente (-10%), ma sempre accettabile visto che siamo di fronte ad un prodotto che è alla fine del suo ciclo di vita. Apple comunque è nelle condizioni di poter poi chiudere, secondo AppleInvestors, con un vero e proprio trionfo il 2000. L’ultimo quarto (che per gli americani è quello dei ritorno a scuola) potrebbe far segnare 600.000 unità vendute (+33,9% rispetto al 1999).La stessa previsione ottimistica sul trimestre che va da luglio a metà settembre viene elaborata da numerose società di analisi finanziarie che prevedono un ultimo trimestre da fuochi artificiali. In particolare alcuni di essi, come Kurt King di Bank of America Securities, pensano che sarà la strategia “beyond the box”, ovvero vendite e attività su Internet, sviluppo delle alleanze, a fare la differenza.Nella notte Macity seguirà come di consueto la relazione di Fred Anderson e ve fornirà un resoconto in tempo reale
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