Oggi www.macity.it, domani magari +39.99999999. Cos’e’?
Una societa’ con sede ad Hong Kong ma diramazioni anche in Australia, la Culturecom Holdings Limited, inventa un set di numerazione per creare una alternativa ai domini web formati da lettere dell’alfabeto.
Prendendo ispirazione dalla numerazione internazionale telefonica o dal numero assegnato dalla Borsa di riferimento, si puo’ assegnare un numero ad ogni societa’ o dotata di numero telefonico oppure quotata in borsa con un preciso codice. Quindi “+39.” potrebbe identificare “Italy” e “99999999” o il numero telefonico oppure il codice assegnato dalla Borsa Italiana di Milano (magari un giorno…). Infatti il Numeric Domain Name di Culturecom e’ +852.0343 (+852 = Hong Kong e 0343 il codice attribuitogli dall’Hong Kong Stock Exchange).
Il sistema di Culturecom (brevettato) puo’ anche utilizzare la numerazione dell’United Nations‘ International Standard Industrial Classification al posto del prefissso telefonico internazionale.
Questo sistema dovrebbe, secondo Chu Bong Foo, vice presidente della Culturecom, “facilitare i paesi non anglofoni, basta guardare la Cina -dove sono in uso i caratteri cinesi-, dove la diffusione di Internet e’ ferma al 2% della popolazione” (verrebbe da sottolineare come la poca democrazia cinese abbia frenato la diffusione del web, finora, in quell’immenso paese).
Al momento questo sistema numerico funziona solo ad Hong Kong tramite l’accesso Internet di Culturecom ($ 12,69 al mese + $ 10,26 l’anno per l’assegnazione dell’NDN) ma prossimamente alcuni ISP, cinesi e dell’ex colonia Inglese, otterranno in licenza questa tecnologia.”For example, the penetration rate of the Internet in China is less than 2 percent. This low rate can’t support the rapid development of the Internet,” Chu added.
Anche le sedi asiatiche del Gartner Group e della Data Corp. giudicano come potenzialmente enormi le capacita’ del sistema nella zona, anche se ormai la diffusione dei domini con caratteri alfabetici occidentali e’ lo standard de facto; le prossime decisioni riguardanti i nuovi domini di primo grado, che avverranno tra qualche mese (speriamo), potrebbero riequilibrare quella che ormai e’ una guerra aperta ai domini dot Com.
