Come preannunciavamo un paio di giorni fa, Philips e Broadcom hanno infatti lanciato i nuovi piccoli (poco meno del 90% in meno rispetto agli attuali) chip per periferiche mobili, con collegamenti wireless in standard IEEE 802.11b.
I nuovi processori scalfiscono quei potenziali problemi tecnici che finora ne hanno impedito l’uso in oggetti tecnologici mobili, fin anche nei cellulari, fondendo i sistemi di telefonia mobile tradizionale (banda ristretta ma a grandi distanze) con soluzioni Wi-Fi (larga banda ma a ridotte distanze).
Una reciproca compensanzione delle limitazioni per soddisfare tutte le richieste dell’utenza.
Philips e Broadcom sono adesso in grado di fornire chip a basso costo (da 12 a 13 dollari per quantità di 10.000 pezzi), raggiungendo lo stesso livello di costo degli attuali chip, più grandi, più avidi di energia e meno evoluti… un esempio su tutti Intel Centrino.
La produzione di massa di questi chip avverrà a cavallo tra la fine del 2003 e l’inizio del 2004.
Il processore singolo di Broadcom è stato battezzato Airforce One (modelli BCM4317, BCM94317SD, BCM94317CF e BCM94317SB con Bluetooth integrato) e consuma 6 milliwatt in pausa, ovvero il 70-97% meno dei precedenti chip Wi-Fi di Broadcom, sarà integrato in PDA, fotocamere digitali, player MP3 e altri prodotti. Tutti i dettagli in streaming qui.
Come previsto la soluzione di Philips non è ancora un singolo processore di dimensioni ridotte (che arriverà ad inizio 2004) ma è in grado di consumare solo 3 milliwatt quando in pausa.
Secondo uno studio di Strauss, Wi-Fi, nello standard 802.11b, si diffonderà nel 2004 ancora per 18,2 milioni di periferiche, per poi crescere a 31,9 milioni nel 2005 e infine a 44,3 milioni l’anno dopo… tutto grazie all’integrazione prevista nei telefoni cellulari.
Pyramid Research crede che per il 2007 saremo in 707 milioni a poter utilizzare sistemi Wi-Fi.