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Nuovi iBook a Tokio?

A Tokio dobbiamo aspettarci un nuovo iBook? Sembrerebbe proprio di si. Al di là  delle indiscrezioni più o meno fantasiose, quello che è certo è che gli attuali iBook hanno perso una parte del proprio fascino e di conseguenza vendono meno; necessario quindi per Apple provvedere in tempi stretti al loro rinnovo. Se sarà  la fiera di Tokio a fare da palcoscenico per il loro lancio è difficile dirlo, ma non ci sono, se non fino a luglio, altre date significative per il rinnovo di una macchina importante come l’iBook nelle strategie di Apple.
Del resto in Giappone Jobs avrà  la necessità  di annunciare nuovi prodotti, soprattutto in funzione della rilevanza del mercato giapponese per Apple: con 730.000 macchine vendute in un anno ed un tasso di crescita del 39%, il Giappone da solo equivale quasi a tutto il mercato europeo, ma con un tasso di penetrazione rispetto alla popolazione totale ben più elevato. Di questo avviso sono anche alcuni analisti di mercato, che addirittura prevedono un rinnovo anche della gamma iMac in occasione del MacWorld di Tokio, ma allora, come sarà  questo nuovo iBook?

Premesso che fare previsioni è sempre rischioso e spesso si tratta più di un esercizio che di reali elementi che potremmo avere in mano, possiamo presumere che le innovazioni maggiori possano riguardare scheda logica e monitor.
La scheda logica degli attuali iBook è ferma a 66 Mhz, le tecnologie per portare il bus dati a 100 Mhz ci sono da moltissimo tempo e costano sempre meno, quindi un incremento della frequenza del Bus potrebbe darsi anche per scontato. Aumentando il Bus dati, ragionevolmente cambieranno anche le frequenze dei processori: con i Titanium con G4 a 400/500 Mhz, sarebbe ragionevole pensare che i nuovi iBook usciranno con G3 in versione standard a 400 Mhz ed in versione Special Edition a 500 Mhz.
Non potendo aumentare le velocità  nominali dei processori oltre quelle dei fratelli maggiori, anche se probabilmente un G3 potrebbe essere spinto anche oltre i 500 Mhz, Apple dovrà  dare altri motivi d’interesse per le nuove macchine. Anche in questo caso, il salto in avanti compiuto dai Titanium con il nuovo monitor da 15,2″ e con risoluzione wide, sposta in avanti la soglia a cui potranno essere spinti gli iBook, che ora potranno montare monitors da 13,3″ anche con risoluzioni maggiori degli attuali 800×600, spingendosi fino a 1024×768. Pur lasciando invariate le dotazioni di serie in termini di porte, hard disk e lettori CD/DVD, l’ultima mossa potrebbe essere una rivisitazione del look, non solo in termini di colori ma anche di forma, del resto gli iBook sono stati presentati nell’attuale veste oltre un anno e mezzo fa, vista la possibilità  di sostituzione del monitor, con la necessità  quindi di riadattare le plastiche, perchè non alcuni ritocchi al piccolo portatile? Magari rendendolo meno ingombrante pur conservando l’aspetto giocoso?
In alternativa a tutto ciò, la sorpresa potrebbe venire da altre direzioni: fermo restando un piccolo aggiornamento della gamma, magari in termini di ram e dischi, Apple potrebbe decidere di abbassare il prezzo del portatile avvicinandolo sempre più alla soglia dei 1000 dollari, per il momento ancora lontana, ma che molti anni fa, con le offerte sul PowerBook 150, riempì letteralmente università , aziende e clienti privati di portatili Apple.

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