Era talmente semplice che ci sarebbe potuto arrivare chiunque. Il problema delle tastiere, con i loro tasti localizzati a seconda delle lingue e rigidamente assegnati ciascuno a una, due o al massimo tre specifiche funzioni. Un problema risolvibile molto semplicemente.
Optimus. Questa è l’idea di un gruppo di sviluppatori russi, cioè di un Paese in cui l’alfabeto differisce sostanzialmente da quello romano e quindi sente più forte il problema della tastiera dei computer. L’idea consiste nel creare una tastiera in cui sopra ciascun tasto è presente, anziché il consueto simbolo stampato, un piccolo display OLED (più luminoso dei convenzionali cristalli liquidi). In questo modo la tastiera si adatta facilmente alla bisogna, cambiando a seconda degli input i simboli sui tasti.
Tastiere internazionali, allora, ma anche per Photoshop e Final Cut oppure, perché no, per Quake e Halo. Il costo, non ancora annunciato, sarà però “pari a quello di un buon telefono cellulare”. Speriamo bene…