L’esperimento è cominciato così: vediamo se la rete è davvero sicura oppure se i responsabili dell’università di Oxford hanno fatto male il loro lavoro. Patrick Foster e Roger Waite, entrambi matricole del prestigioso ateneo britannico, hanno deciso di diventare per un giorno hacker e di scrivere la loro storia sul giornale degli studenti.
Il test di penetrazione, grazie all’abilità dei due ma soprattutto grazie alle scarse difese del sistema, è andato più che bene. Un’ottima storia per l’Oxford Student. Talmente buona da richiamare l’attenzione del consiglio dell’università . E far partire subito la reazione dell’ateneo.
In poco tempo, racconta la Bbc, infatti, i due studenti sono stati “incriminati” e rischiano dalle 500 sterline di multa (circa 750 euro) sino all’espulsione. Un provvedimento non da poco, che nasconde dietro al giusto rimbrotto ai due studenti anche la sensazione che a Oxford la rete interna non funzioni poi così bene e che la punizione esemplare serva da deterrenza per scongiurare altre violazioni questa volta non a scopo di test.
L’intrusione, infatti, che è stata portata avanti per testimoniare attraverso il giornale studentesco lo stato di scarsa affidabilità in termini di sicurezza della rete locale di Oxford, ha consentito in pochi minuti di violare praticamente tutti i principali sistemi, mettere le mani sui file con le password della posta elettronica di tutti gli studenti, accedere alle varie sezioni riservate e – per farla breve – mostrare tutte le falle del colabrodo.
La causa contro i due studenti, in parte lasciata alle investigazioni della locale polizia della Valle del Tamigi e in parte al consiglio interno della scuola, verrà definita a settembre. Come ha commentato alla Bbc uno dei due studenti, Foster, “Roger e io siamo ovviamente molto dispiaciuti che quello che abbiamo fatto possa compromettere la nostra carriera scolastica ma siamo contenti di poterlo fronteggiare in un procedimento, per quanto riteniamo che si tratti di qualcosa di ingiusto”.