Passaporti informatici.

Microsoft ha Passport e vista la vastità  di persone che “passano” per i prodotti di Redmond, questo sistema di identificazione sembra indirizzato verso il predominio dei nominativi di chi necessita continui login sulla rete.
Alcuni rivali di Microsoft, come AOL TimeWarner e Sun Microsystems (assieme a molte altre come United Airlines, American Airlines, General Motors, France Telecom, HP, Bank of America, Sony, eBay, Sprint, Nokia, Verisign, MasterCard ed American Express, che già  usa il software Java per le carte Blue) hanno ritenuto opportuno cominciare a fornire una alternativa: nasce la Liberty Alliance per questo scopo.
AOL aveva già  un proprio sistema di autentiucazione, chiamato Magic Carpet, ma pur senza dimenticare di rendere compatibile il nuovo sistema, Liberty Alliance fornirà  nuove soluzioni.
Oggi ogni sito di e-commerce (Amazon, Yahoo!, eBay, AOL ed altri) mantiene un proprio sistema di autenticazione, incompatibile con altri, il proposito di Liberty Alliance è di crearne uno universale, al contrario di Passport di Microsoft che si appoggia al proprio network di siti come Hotmail, MSN e i futuri servizi .Net e a ben 200 milioni di utenti registrati.
In settembre Microsoft ha dichiarato che il sistema Passport andava a offrirsi all’integrazione con altri servizi tramite la tecnologia Kerberos.
Un analista di Gartner ha commentato che “con Liberty Alliance si firma una polizza assicurativa che ci propone uno scenario non dominato solo da Microsoft per la gestione dei dati personali”.
Steve Ballmer, CEO di Microsoft ha invece sentenziato che “questa allenza sarà  un fallimento mondiale assoluto”.
Il tempo ci dirà  quale sistema risulterà  vincitore.