Dave Packard disse: “rimanere statici in questo settore, dove le tecnologie avanzano cambiando rapidamente, significa perdere terreno”.
Se queste parole non bastano ancora per convincere tutti gli azionisti di HP e Compaq che la proposta fusione delle due società è un ottima scelta, l’azienda di Carly Fiorina (CEO di HP, l’acquisitrice) ha fatto pubblicare una rievocativa pubblicità (scansione a questo indirizzo) su: New York Times, Wall Street Journal, Houston Chronicle, San Francisco Chronicle e Mercury News.
Come vi abbiamo già raccontato, alcuni discendenti dei fondatori di HP, ma anche importanti azionisti di Compaq, hanno espresso il loro dissenso per l’operazione di fusione e sperano che altri azionisti si convincano e non diano la loro approvazione, a fine febbraio, quando sarà il momento dell’assemblea.
Per contrastare tutto ciò e per portare a buon fine l’acquisto di Compaq da parte di HP, ora la battaglia si è spostata dalle intenzioni ai fatti: “cosa sarebbe successo se qualcuno li avesse fermati?”, questo è il titolo della suddetta pubblicità e si riferisce al “dinamico duo” Bill Hewlett e Dave Packard che unirono le forze (con un investimento iniziale di ben 538 dollari) e le idee per costruire, nel 1938, nel garage di Packard a Palo Alto, l’audio oscillatore denominato “200A”, il primo prodotto, dal costo di 54 dollari, di molti che seguirono negli anni.
Col suo immediato seccessore, il 200B, per esempio, Walt Disney che ne comperò otto, testò le apparecchiature sonore che lo aiutarono a confezionare il mirabolante film animato “Fantasia”.
Il simbolo del progresso di casa HP viene spolverato e tirato fuori dagli archivi per giustificare che l’unione (oltre 22 miliardi di dollari di valore e 88.500 impiegati) fa la forza, il testo della pubblicità così prosegue: “è stato un ottimo business; avremmo potuto restare fermi alle calcolatrici scientifiche (ndr, inventando la HP-35); dopotutto HP ha fatto nascere dal nulla l’intera categoria; qualcuno pensa che a noi possano interessare solo le stampanti; le ambizioni di HP sono da sempre state più grandi”.
In un dettagliato rapporto (PDF 244 KB) prodotto da HP vengono snocciolati tutti “i numeri” dell’operazione: l’unione delle due aziende porterà benefici in tutti i campi (quattro saranno le divisioni: Imaging/Printing, PDA, IT Infrastructure e Services), rafforzando quelli esistenti e creandone di nuovi, a loro dire.
sembra che nei prossimi giorni seguiranno altre pubblicità di HP.
Grazie a Therese Poletti del Mercury News, che ci ha aiutato nella ricerca della scansione.