I prezzi per il mercato europeo dei prodotti Mac sono più alti di quelli di cui godono i clienti americani. Questa ‘legge’, nota e conosciuta agli utenti della piattaforma fin dalla notte dei tempi e giustificata da Apple con i differenti costi di distribuzione, la localizzazione dei prodotti e la fluttuazione dei cambi, continua ad essere difficile da digerire se è vero che qualcuno ha pensato di riportarla all’attenzione del pubblico con una petizione on line .
Questa volta chi lancia l’appello, indirizzato, con tanto di via e numero civico, al management di Cupertino, è orientata a chiedere uno sconto sui Mac mini il cui prezzo sarebbero, secondo i firmatari, esageratamente alto rispetto agli USA, un problema tanto più grave se si pensa che dovrebbe essere una macchina destinata ad attaccare il mondo PC.
Al momento in cui scriviamo la petizione, molto poco soprendentemente visto che di fatto è indirizzata a richiedere una riduzione del prezzo delle macchine e che ‘firmare’ non costa nulla, ha raggiunto circa 6000 sottoscrittori.
Apple, che non dovrebbe sicuramente essersi troppo sorpresa di fronte alla richiesta-protesta che ricalca, più o meno, quelle che da una ventina d’anni a cadenze regolari vengono lanciate (con scarso successo) all’indirizzo del management della Mela, ha già snocciolato le sue ragioni, anche queste non molto differenti da quelle che chi segue il nostro mondo ben conosce: i costi di spedizione e distribuzione in Europa, più alti rispetto a quelli americani, e la necessità di avere un margine per fare fronte ad eventuali sbalzi del cambio.
Nelle scorse settimane Apple, aveva già ribassato i prezzi di molti dei prodotti distribuiti in Europa con il riadeguamento al cambio dollaro-euro più recente.
