Non ci è piaciuto. La narrazione è apparsa superficiale al punto che non riusciamo a immaginare, appassionati di Mac o di PC a parte, un solo telespettatore incollato al video. Jobs viene descritto come un arrogante sfruttatore delle capacità altrui, mentre Gates fa la parte dello stupido che alla fine si prende la rivincita. Steve Wozniak, il narratore delle vicende della Apple, è invece raffigurato come una persona onesta che, poco prima di subire l’incidente aereo in cui perde la memoria, decide di abbandonare Jobs al suo destino.
Interessanti solo le ipotesi che l’interfaccia grafica e il mouse siano entrambe invenzioni di Xerox, rubate da Jobs e Gates e che il DOS sia stato in effetti sviluppato da un minuscola software house ed acquistato dai fondatori di Microsoft per 50.000 dollari, con l’inganno. Note da addetti ai lavori…
La narrazione si interrompe al momento del famoso licenziamento di Jobs voluto da Sculley e quindi, con un salto di qualche anno, le sovraimpressioni ricordano un recente Macworld in cui Jobs si collegò in diretta con Gates per annunciare una futura collaborazione. La storia si conclude con un’emblematica immagine che raffigura Jobs, mentre lo sguardo sornione di Gates sembra annuire all’affermazione che Microsoft possiede un parte di Apple Computer.
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[A cura di Beniamino Cenci Goga]
