Francesco Marcantoni e Marcello Comanducci che gestiscono insieme una web agency, NetStyle, hanno pensato di emulare i cosidetti PC “tamarri” modificando un poderoso PowerMac G5 appena arrivato.
Ecco come hanno fatto:
“Abbiamo utilizzato il G5 e un Neon di quelli che si trovano per modificare i case dei PC.
Il neon ha un adattatore a “Y” da mettere a ponte su una presa di alimentazione standard (sul G5 solo quella del masterizzatore, dato che gli hard disk serial ATA hanno un attacco diverso).
Ha poi un piccolo inverter, corredato di microfono (per far andare il neon a tempo di musica) e una mascherina metallica (quelle degli slot PCI per intenderci) dove sono collocati l’interruttore e il regolatore di sensibilità per il microfono.
Abbiamo attaccato il neon con il biadesivo sulla parte alta degli slot PCI, inserito la schedina di regolazione in un frame esterno degli slot stessi e passato tutti i fili in un buco apposito nella parte alta del case, fino ad arrivare nella zona del Superdrive, dove abbiamo occultato l’inverter e tutti i cavi.
Il risultato finale è ovviamente pulitissimo, nessun filo è visibile; e da il meglio di sè al buio e ovviamente con il solo pannello di plexiglass montato.
Se invece si monta anche il fianchetto di alluminio l’effetto “glow” è comunque visibile dalla griglia frontale e da quella posteriore.
Ovviamente va montato il case in modo che sia dal lato della scrivania opposto da quello dell’utilizzatore, se no dopo pochi minuti rischi la cecità (se si lascia il neon sempre attivo) o l’epilessia (se si mette il neon a tempo di musica).
Assicuro che l’effetto è veramente spaziale per chi entra in ufficio!”
