Da sempre è difficile mettere le mani sul nuovo iPhone nelle prime settimane dalla commercializzazione: ne sono un esempio le lunghe code che si creano anche diversi giorni prima del lancio fuori dai negozi, con centinaia di clienti che vogliono assicurarsi l’acquisto in tempi brevi (e non sono rari i casi in cui tornano comunque a mani vuote), ma quest’anno con le scorte iPhone X limitate sarà un vero e proprio terno al lotto.
La previsione più che pessimistica è di Ming-Chi Kuo, secondo il quale Apple farà fatica a trovare il giusto equilibrio tra domanda e offerta almeno per tutta la prima metà del prossimo anno. Considerando che i preordini di iPhone X saranno lanciati il 27 ottobre e la commercializzazione è fissata per il 3 novembre, ciò vuol dire che per riuscire a comprarlo potrebbe voler dire anche “mesi” di attesa per moltissimi clienti.
La causa è sempre la stessa, ovvero «Vincoli nella fornitura dei componenti». Il discorso, almeno in Italia, non è affatto lo stesso con iPhone 8 e iPhone 8 Plus le cui consegne, per chi acquista oggi, restano stabili tra il 22 e il 25 settembre. Secondo Kuo è anche per questo motivo che Apple ha deciso di ritardare il lancio di iPhone X, evitando così di cannibalizzare le vendite dei nuovi smartphone in vendita a partire da questa mattina.
Il fatto che non esista un iPhone X di colore oro parrebbe anche rafforzare la tesi di Kuo, secondo il quale nelle scorse settimane la società avrebbe incontrato gravi problemi di produzione del nuovo smartphone in questa colorazione, con un tasso di rendimento «Estremamente basso» che avrebbe potuto costringere la società a rinunciare completamente alla sua commercializzazione fermandosi ai soli Silver e Space Gray. Il report suggerisce l’idea che non appena Apple avrà risolto i problemi, potrebbe anche decidere di lanciare iPhone X in versione oro.
Il quadro che emerge dalla previsione non è dei più favorevoli per Cupertino: problemi di fornitura e bassa resa di produzione limiteranno in modo sensibile le scorte iPhone X per diversi mesi. Questo si tradurrà in tempistiche particolarmente lunghe per gli utenti che desiderano acquistarlo, ma per Apple tutto ciò significa soprattutto un cospicuo numero di vendite mancate. Questo è confermato anche da un altro numero dell’analista che riduce il totale delle previsioni iPhone venduti per l’anno in corso, che scende dai precedenti 45-50 milioni fino a circa 40 milioni.
Considerando che i risultati fiscali di Cupertino sono sempre sotto la lente di ingrandimento di Wall Street e investitori, una diminuzione del numero di iPhone venduti rispetto a iPhone 7 rischia di trasformarsi in un pericoloso volano negativo per la quotazione del titolo in borsa con i risultati dell’ultimo trimestre 2017 e del primo del 2018 che per Apple inizia a ottobre. Se Kuo ha ragione infatti per tutti questi mesi, e per diversi a venire, Apple sarà in grado di soddisfare la richiesta di iPhone 8, mentre il modello più desiderabile e costoso potrà portare solo benefici marginali fino a dicembre e poi inferiori alla domanda potenziale per tutta la prima metà del 2018 proprio a causa delle scorte iPhione X limitate.
