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PUBLIC WLAN FORUM 2003: l’evento

Il 21 maggio, al Centro Congressi Milanofiori di Assago, ha avuto luogo la seconda edizione dell’affollatissimo PUBLIC WLAN FORUM 2003 – The Hot Spot Opportunity.

E’ stato un evento interessante seppure troppo compresso nell’unica giornata, con tanti incontri paralleli (che solo il dono dell’ubiquità  avrebbe permesso una completa fruizione) e dagli orari irrispettabili che, ovviamente, non potevano essere seguiti da tutti i partecipanti.

Ne descriveremo alcuni aspetti in questi nostri speciali: “gli standard presenti e futuri“, “gli hot spot, evoluzioni e previsioni“, “le soluzioni mostrate dalle aziende presenti” e “la case history valdostana“.

Qualche giorno fa sottolineavamo l’assenza di Apple, prima azienda che ha portato il sistema 802.11b sul mercato nel 1999, dal PUBLIC WLAN FORUM 2003, ma è presto spiegato il motivo: Apple Italia non è associata alla ANIE – Associazione Nazionale Telecomunicazioni Informatica ed Elettronica di Consumo, che co-presentava l’evento, mentre lo sono un centinaio dei più importanti marchi informatici e non, presenti in Italia.

La mattinata è stata fitta di presentazioni tenute dalle personalità  raffigurate qui sotto: Domenico Gargarella di Toshiba, Andrea Vocale di Wi-Fi Alliance, Gianluigi Ferri direttore della rivista Wireless, Francesco Giuffré di ANIE, Davide Rota di Megabeam, Maurizio Riva di Intel e Giancarlo Crisanti di Albacom.

Nel pomeriggio i vari, spesso accavallati, incontri nelle salette del Centro Congressi, uno degli ultimi quello con Dario di Zenobio: il responsabile area radio e comunicazioni della Fondazione Ugo Bordoni, consulente del Ministero delle Comunicazioni durante questa fase di redazione della nuova normativa sul Wi-Fi “italiano” che vedrà  la luce a breve e con lui abbiamo compreso meglio le bozze della nuova legge sul Wi-Fi.
Ne sintetizziamo di seguito le parti più interessanti.

Il consulente del Ministro ha dichiarato che gli accessi al web sulle frequenze concesse in sharing in modalità  Wi-Fi dovranno essere regolamentati molto rigorosamente: gli ISP, unici titolati a fornire tali accessi, si dovranno fare carico della responsabilità  dell’identificazione di chi accede,senza nessuna deroga in merito.

A quanto sembra non sarà  quindi possibile realizzare hotspot autorizzati totalmente pubblici e gratuiti come quello che in USA la Wi-Fi alliance, accredita nell’area di Bryant Park a New York City (parte di nycWireless) che spesso abbiamo avuto modo di citare da queste pagine .

Come potrete leggere qui, durante il PUBLIC WLAN FORUM 2003, alcuni WISP – Wireless Internet Service Provider hanno fornito accesso al web tramite “scratch card” o, se preferite “gratta e vinci” concesse gratuitamente dietro presentazione di un documento e compilazione di una dichiarazione.
Questa soluzione non sarà  ammessa dalla normativa per lasciare spazio a mezzi con maggior controllo come le SIM card.

Altri divieti presumibilmente inseriti nella normativa sul wireless saranno: le limitazioni al “fai da te” come i ponti radio punto-punto non autorizzati e limitazioni di potenza a 100 mW o 20 dBm.
Chi trasgredirà  sarà  tenuto a pagare salate multe.
Curioso notare che molte aziende mostravano nella zona expo prodotti che dovranno essere modificati per non incorrere nelle possibili sanzioni della normativa.

Forse rientra in questi nuovi divieti anche parte dell’esperimento VINCES di cui vi raccontiamo su questa pagina.

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