Tra le novità dei nuovi MacBook non ci sono solo i processori o il case disponibile in colore nero, ma anche lo schermo e non solo per le dimensioni (si tratta di un 13,3 pollici wide), ma per il particolare trattamento lucido della superficie.
Questo tipo di display è, da tempo, disponibile nell’offerta di altri produttori di portatili (ad esempio Sony ne ha fatto una bandiera dei suoi Vaio) ma appare per la prima volta nella gamma di Apple. Il risultato del suo impiego è una maggiore saturazione dei colori, neri più brillanti e una incisività dei dettagli. Il trattamento è utile in special modo a chi usa i portatili per guardare DVD. ‘In precedenza – dice Phil Schiller, responsabile del marketing di Cupertino – non eravamo soddisfatti dei risultati che si ottenevano con gli schermi lucidi. Solo oggi ci sentiamo di offrire questo tipo di display ai nostri clienti’.
Gli schermi lucidi sono a disposizione anche nella gamma MacBook Pro. In questo caso viene offerta ai clienti la possibilità di optare (senza alcun aggravio di costi) per il più tradizionale schermo opaco, con trattamento anti-riflesso che garantisce un ‘feeling’ più tradizionale e una qualità dei colori più vicina ai gusti di chi è abituato ad usare schermi di questo tipo.
Lo schermo opaco riduce i riflessi e migliora la visione a chi usa il computer in ambienti luminosi e con diversi punti d’illuminazione, come accade nelle sale d’attesa degli aereoporti, ad esempio.
Tra i professionisti dell’immagine c’e’ qualche scetticismo su questa scelta e sul nostro Forum si è aperto un un dibattito sull’argomento. Difficile giudicare i risultati fino a quando i nuovi modelli non arriveranno ai clienti
Grazie delle segnalazioni a Daniele Fedele e Oliviero Reali.