Un scientifica, metodica, fredda strategia per rovinare economicamente le casse societarie e depredare le risorse tecnologiche. Questa l’accusa, davvero pesante, che Sendo rivolge a Microsoft e per la quale ha deciso di portare in tribunale la società di Redmond.
I dettagli dei capi d’accusa che il produttore di telefoni intelligenti rivolge ai produttori di Windows sono stati resi pubblici e illustrati minuziosamente nei documenti allegati alla richiesta di incriminazione presentata lo scorso mese a Texana, in Texas, dove dovrebbe svolgersi il procedimento giudiziario.
Come noto Sendo, oltre che partner anche una delle società in cui Microsoft ha investito un ingente capitale, dopo avere cancellato i progetti per la produzione di un telefono basato su PocketPC passando a Simbian, ha anche querelato l’ex partner.
Al centro della contesa, conferma la documentazione presentata al tribunale, la produzione di un sistema del tutto simile a quello che aveva in sviluppo la stessa Sendo da parte della Taiwanese High Tech Computers.
“La velocità con cui è stato prodotto questo telefono – dicono gli avvocati di Sendo – si fonda su un unico pilastro: un progetto segreto di depredare la tecnologia di Sendo, convertirla a suo uso, rubare i clienti di Sendo e lasciarla priva di risorse e sull’orlo della bancarotta”
Se la ricostruzione della vicenda fatta da Sendo fosse vera, in effetti, ci sarebbe di che sospettare.
“Microsoft ha investito 12 milioni di dollari in Sendo – dicono i legali della società – e promesso un software (Stinger NDR) che non ha mai consegnato in forma completa e funzionante causando molti rinvii nel rilascio del telefono” Nel dicembre del 2001 a Microsoft sarebbe stato chiesto di assolvere al pagamento dei 12 milioni di dollari di investimento ma da Redmond è arrivata solo l’offerta di prestare 14 milioni di dollari, offerta accettata ma mai soddisfatta da Microsoft. “Mentre a Sendo è stato chiesto di consegnare un telefono funzionante per i debiti test. Richiesta che Sendo ha soddisfatto, investendo 3,6 milioni di dollari e ritardando il rilascio di altri prodotti”
Proprio questi telefoni sarebbero serviti a Microsoft, sostiene Sendo, per fornire informazioni alla concorrenza mentre da Redmond si declinava, questa volta ufficialmente, di fornire i promessi investimenti di 12 milioni di dollari.
Sul merito delle accuse, che Microsoft respinge interamente, dovrà decidere il tribunale.