L’azienda britannica Sendo, messa un tempo sotto contratto da Microsoft per creare una linea di smartphone (nome in codice Stinger) coi vessilli di Redmond, è stata poi “tradita” dal suo stesso cliente di primo piano. Della vicenda si discusse molto prima e dopo l’improvvisa rottura del contratto, avvenuta nel novembre del 2002.
Il contrasto ha preso le mosse dal sospetto di Sendo secondo la quale Microsoft avrebbe proseguito il progetto smartphone usando il know-how acquisito ai tempi dell’alleanza e per questo reclama un risarcimento anche perchè non ha mai incassato i 12 milioni di dollari promessi da Microsoft per lo sviluppo di questi telefoni cellulari intelligenti. L’azienda di Redmond nega.
La causa è già in tribunale per una richiesta di risarcimento di centinaia di milioni di dollari da parte di Sendo, nello specifico nel distretto federale di Texarkana in Texas.
Ieri tale tribunale ha rifiutato la richiesta di Microsoft di annullare il procedimento o, in subordine, di muovere la sede di discussione legale nello stato di Washington, che già ospita la sede a Redmond del gigante di Bill Gates.
Pare che il tribunale di Texarana si sia negli anni guadagnata la nomea di “rocket docket”, ovvero il disbrigo di casi anche complicati alla velocità di un missile… ma, da italiani, non possiamo certo pronunciarci precisamente sul quanto un “processo fulmine” debba tradursi sulla realtà .