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Sentenza sull’aborto in USA, Apple ricorda ai dipendenti l’assistenza medica in altri Stati

La storica e controversa sentenza della Corte Suprema che negli USA abolisce il diritto di interrompere la gravidanza ha suscitato clamore e ora saranno i singoli stati ad avere i pieni poteri, eliminando di fatto il radicamento giuridico del diritto di scelta nel 14° Emendamento della Costituzione, che assicura ai cittadini le libertà politiche e civili.

A essere ribaltata è la storica decisione del 1973 conosciuta come sentenza “Roe v. Wade” e che permetteva l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza su tutto il territorio nazionale. D’ora in poi ogni singolo stato USA potrà decidere di adottare la legislazione che riterrà opportuna e ci sono già stati quali il Texas e il Missouri dove il divieto è già scattato e altri ancora a maggioranza repubblicana pronti ad adottare legislazioni restrittive.

Le donne avranno maggiore libertà di scelta negli Stati liberal delle due coste, dalla California a New York, e lo scenario probabile sembra quello di una nazione divisa.

Sentenza sull’aborto in USA, Apple ricorda ai dipendenti l’assistenza medica in altri Stati

Apple ha fatto sapere ai dipendenti che questi hanno il diritto a fare le loro scelte intorno ai temi della salute riproduttiva, sottolineando che le prestazioni sanitarie aziendali includono l’organizzazione di viaggi per richiedere l’interruzione volontaria di gravidanza se questo tipo di intervento non è disponibile nel proprio stato di residenza.

Si stima che in metà degli Stati USA l’aborto sarà a breve illegale. La copertura sanitaria fuori dal proprio Stato di residenza permetterà alle dipendenti Apple di spostarsi dove è possibile richiedere l’interruzione volontaria di gravidanza per motivi di salute, economici, sociali o familiari.

Benefit di questo tipo sono previsti da anni per i dipendenti Apple, e non è una novità legata alla recente decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti.  Nel 2021, in una comunicazione interna inviata ai dipendenti, Apple aveva riferito di monitorare i problemi di carattere giuridico legati all’entrata in vigore in Texas di una legge che proibiva l’aborto dopo sei settimane di gravidanza, anche in caso di stupro o incesto.

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