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Il Senato USA ha votato una norma con la quale, di fatto, si annullano le regole che erano state stabiliate nel 2016 dalla Federal Communications Commission, permettendo agli internet service provider (ISP) di vendere dati agli inserzionisti, senza chiedere agli utenti il consenso per condividerne i loro dati finanziari, la cronologia di navigazione e le informazioni personali.
A favore delle nuove norme, spiega Reuters, hanno votato 50 Repubblicani, contro i 48 dei Democratici (due senatori repubblicani erano ad ogni modo assenti). La norma votata dal Senato dovrebbe ottenere il via libera della Camera la prossima settimana, per essere infine firmata dal presidente Donald Trump. La norma votata al Senato impedisce alla Federal Communications Commission (FCC), l’agenzia federale che, tra le altre cose, si occupa di regolare il settore, di approvare misure simili in futuro.
Le norme che ora potranno essere sfruttate da aziende come Verizon, Comcast e AT&T, avrebbero potuto costringere i provider a mettere a disposizione degli utenti strumenti per la gestione consapevole delle tracce lasciate online. Obiettivo di chi ha voluto le nuove norme è combattere l’anonimato in nome della sicurezza nazionale; la regolamentazione meno rigida consentirà tuttavia a società che poco hanno a che fare con la sicurezza di vendere i dati degli utenti, compresi elementi preziosi che permettono di monitorare gusti, abitudini e spostamenti degli utenti.