Squeezebox di Slim Devices è l’ultimo dei prodotti di questa categoria che stanno diventando un nuovo punto di riferimento della connettività audio casalinga o prosumer.
La funzione di queste periferiche è la trasmissione wireless, in standard Wi-Fi, di audio in formato MP3, WAVE, AIFF o radio-streaming tra una fonte sonora come un computer a un apparato classico come il sistema hi-fi oppure quello home theater. Le indicazioni base del funzionamento sono riportate in sintesi sul display alfanumerico sul frontale della periferica.
La periferica di Slim Devices può essere comandata da computer Win, Linux, BSD, Solaris e Mac OS X (anche il recente 10.3 Panther) e per quel che riguarda la nostra piattaforma è possibile usufruire del software open source SlimServer 5 (capace di convertire i file AAC in MP3 grazie ad codec LAME, gratuito) da 1,7 MB oltre che di terze parti, come per esempio Nicecast da 30 dollari.
Si noti che il produttore sottolinea la piena integrazione di iTunes per gli usi di Squeezebox e la gestione in remoto dello streaming su reti locali e su web, quest’ultima soluzione preclusa a chi usufruisce di iTunes standard.
Lo Squeezebox costa in USA circa 300 dollari, ma il produttore ha delle rappresentanze europee (non italiane), meglio rivolgersi direttamente a loro se interessati all’acquisto.
Troppo stretta la banda di Bluetooth 1.2 per vedere risolti i problemi dello standard per analoghi utilizzi, in attesa di Bluetooth 2.0 meglio affidarsi alle prestazioni più adatte di di IEEE 802.11b.
C’è un misto di soddisfazione e rammarico se si torna indietro con la memoria al settembre 2002, quando Steve Jobs comunicò dal palco parigino dell’AppleExpo che Apple, assieme a Philips, stava per far esordire una soluzione che tanto, ora, ci ricorda queste periferiche wireless adatte ad impieghi audio.
A “perdere il treno” appare essere stata solo Apple dato che Philips ha già fatto la sua parte annunciando i propri prodotti in questo campo.
Ulteriori dettagli di Squeezebox nel PDF apposito (400 KB).
