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StarOffice per Mac, C/Net non fa marcia indietro

Si complica la vicenda della collaborazione tra Apple e Sun per il porting di StarOffice per Mac. Dopo l’annuncio e la successiva immediata smentita ora un nuovo articolo lascia aperte molte ipotesi.

A riaprire il discorso è ancora C/Net che aveva lanciato lo “scoop” ad inizio settimana.

Allora, come i nostri lettori ricorderanno, il sito di notizie tecnologiche aveva presentato un’intervista con Tony Siress, responsabile delle soluzioni desktop di Sun nel corso della quale il manager annunciava, con ricchezza di dettagli, un accordo strategico, con tanto di scambio di know how, tra Apple e Sun per la conversione per Mac OS X di StarOffice. Una notizia interessante, per alcuni versi clamorosa, che confermava indirettamente la volontà  da parte di Cupertino di svincolarsi dalla stretta dipendenza da Microsoft Office.

Poche ore dopo, però, la smentita. Lo stesso Siress precisava che le sue dichiarazioni erano state fraintese. La collaborazione con Apple i riferiva infatti a prima della decisione, assunta da Sun, di sospendere il porting diretto di StarOffice per affidarne la cura alla comunità  Open Source, raggruppata nel progetto OpenOffice. Nelle dichiarazioni si faceva intendere che chi aveva scritto l’articolo non avesse capito bene la differenza tra i due progetti e che per questo si fossero riportate notizie imprecise e fuorvianti.

Questa ipotesi però viene radicalmente respinta oggi da C/Net che, come accennato, propone un nuovo articolo sulla vicenda.

Il testo, redatto dallo stesso giornalista (Joe Wilcox) che aveva scritto il primo articolo, riporta, citandola in maniera diretta, buona parte dell’intervista con Siress, sembra dare ragione a C/Net. Dalle dichiarazioni apparirebbe chiaro che nè Siress nè il giornalista hanno frainteso o confuso i due progetti, quello Open Source e quello commerciale. Sembra altrettanto evidente che Siress non facesse riferimento a collaborazioni precedenti e non più attive tra Sun e Apple. Al contrario il quadro delineato da Siress pare fare riferimento ad alcuni recenti sviluppi dei rapporti tra Apple e Microsoft e alcune scelte strategiche piuttosto recenti.

Siress avrebbe, tra le altre cose, dichiarato ad esempio che la reticenza di Apple a parlare dell’argomento sarebbe dovuta ad possibili “problemi” che si determinerebbero se si sapesse che Cupertino sta aiutando Sun. In aggiunta a questo avrebbe chiaramente parlato di una versione commerciale che implicherebbe la gestione di componenti da acquistare in licenza e non presenti nella versione Open Source. Infine Siress avrebbe anche delineato un quadro di marketing per il nuovo StarOffice che si dovrebbe “fondere con AppleWorks, aggiungendo le caratteristiche di compatibilità  con Microsoft Office e da commercializzare da parte di Apple con il nome “StarOffice per X”

Infine Siress avrebbe addirittura detto che esiste un interesse “sinergico tra Apple e Sun per sbarazzarsi di Microsoft”. Sun, ad esempio, punterebbe ad eliminare tutti i suoi computer Windows. “l’unica applicazione di cui abbiamo bisogno – avrebbe detto Siress – per fare dei laptop Apple lo standard alla Sun é StarOffice. Ci sono interessi da parte di tutti e due (Sun e Apple NDR). Anche il team Apple vorrebbe fare dei laptop Apple lo standard alla Sun”

Secondo C/Net la trascrizione parziale dell’intervista sarebbe stata sottoposta all’attenzione del portavoce di Sun Russel Castronovo che avrebbe confermato che le dichiarazioni di Siress non sarebbero state fraintese. “Da ciò che mi è dato di sapere – avrebbe detto Castronovo – quello che è apparso su C/Net è una accurata rappresentazione di quello che è stato detto nel corso dell’intervista e l’articolo riflette in maniera precisa il contenuto dell’intervista”.

“Castronovo – aggiunge C/Net – non ha fatto ipotesi sul perché Siress ha detto quello che ha detto nell’intervista, ma ha sottolineato che Sun non ha una versione di StarOffice in corso di rilascio e non è a conoscenza di quello che Sun potrebbe fare in futuro”

Alla luce di tutto questo diventa, come accennato poco più sopra, diventa ora davvero difficile pronunciare una sentenza definitiva sul caso. Si può però ipotizzare che, almeno prima vista e se davvero quello che ha riportato C/Net é accurato, le smentite di Siress siano ora più deboli e la posizione del sito più forte.

Non pare quindi da escludere che qualche cosa stia bollendo in pentola e che il responsabile dei prodotti desktop sia stato costretto a fare marcia indietro sia dalla sollevazione della comunità  Open Source, che si è sentita sorpassata, sia da una presa di posizione di Apple che potrebbe trovarsi nei guai con Microsoft se davvero venisse confermato un “trasversalismo” che la porta a collaborare con Sun, uno dei peggiori nemici di Redmond, per eliminare la dipendenza da Office.

A questo punto solo il tempo dirà  chi aveva ragione: se C/Net, che lascia chiaramente intendere che un port di StarOffice è in corso, nonostante le dichiarazioni di Sun, o Siress che afferma che l’articolo altro non era che una collezione di “considerazioni e auspici malinterpretati e tratti dal loro contesto”

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