Niente StarOffice per Mac, nessun accordo strategico tra Sun e Apple, niente bundle della suite con il rilascio di futuro hardware di Cupertino. La vicenda del port della suite di Sun, riportata in un articolo di C/Net è stata tutto un malinteso.
A precisare, a sorpresa, i termini della vicenda è stata la stessa Sun. “La collaborazione tra noi e Apple – ha detto la portavoce di Sun Microsystems – per un porting di StarOffice era in atto prima della decisione di rilasciare il codice sorgente alla comunità Open Source. Da allora in avanti tutti i nostri sforzi si concentrano su OpenOffice per Mac non più su StarOffice per Mac”. Responsabile del fraintendimento sarebbero, in solido, coloro che hanno diffuso la notizia e la stessa Sun, che non è stata precisa nelle sue affermazioni. “Quando si parla di StarOffice per Mac – ha detto Ed Peterlin, a capo del progetto OpenOffice per Mac – spesso è difficile spiegare che noi non siamo dipendenti di Sun. In aggiunta a questo la stessa Sun ha mancato di spiegare che la comunità Open Source che lavora su OpenOffice non è Sun, sebbene Sun ne faccia parte”.
Insomma, l’unica versione al momento in lavorazione di StarOffice per Mac era e resta quella in versione Open Source, denominata, appunto, OpenOffice. Una suite fondata sul codice di Sun ma implementata dalla comunità del “software libero” e non dalla società Californiana.
La precisazione, benchè contribuisca a fare chiarezza al proposito, lascia un po’ di amaro in bocca a molti utenti Apple che speravano di poter mettere al più presto le mani su una versione commerciale della suite di Sun e invece dovranno accontentarsi della versione OpenSource.
Per una parte insoddisfatta ce n’è però un’altra che non nasconde la propria soddisfazione. Si tratta proprio del gruppo di programmatori che stanno lavorando su OpenOffice. Non solo viene riconfermata la loro centralità nel progetto, centralità che sarebbe stata messa in discussione nel caso di un coinvolgimento diretto di Sun con StarOffice, ma hanno visto anche un’improvvisa impennata di popolarità .
Secondo alcune fonti il rinfocolarsi d’interesse intorno a StarOffice ha portato molti programmatori a riversarsi su OpenOffice. Il risultato è una messe di nuovi adepti e di bug fix che nel corso del fine settimana hanno letteralmente inondato le caselle postali dei responsabili del progetto.
Ora resta da capire, oltre che come mantenere interessata la comunità Open Source, come sia stato possibile un così maldestro fraintendimento, con tanto di dichiarazioni di responsabili di Sun e di Apple e di analisti più o meno famosi.