La vicenda delle stock options potrebbe avere dei risvolti legali per qualcuno dei precedenti manager di Apple. Questo quanto si apprende dalla rivista on line The Recorder riportato dal sito Law.com che pubblica alcune indiscrezioni che provengono dagli uffici del procuratore federale californiano.
In base alle informazioni raccolte da Justin Scheck che ha scritto l’articolo, in mano alle autorità ci sarebbero alcuni documenti il cui contenuto è frutto di una elaborazione di dati non corrispondenti alla realtà se non di vere e proprie falsificazioni attuate al fine di poter distribuire profitti ai dipendenti eludendo le tasse. Ad accorgersi per prima della manomissione della documentazione fiscale sarebbero stati i “probi viri” incaricati dalla stessa Apple di indagare la vicenda. A loro volta i membri della commissione avrebbero girato il frutto della loro investigazione alle autorità federali in quanto di potrebbero configurare veri e propri reati.
Come noto Apple alcuni mesi fa aveva reso noto che due manager, di cui non è mai stato fatto il nome ma che alcune testate hanno identificato con Fred Anderson, già responsabile delle operazioni finanziarie e fiscali di Apple, e nell’ex consigliere legale Nancy Heinen, erano ritenuti responsabili di quanto accaduto e che Jobs, pur al corrente di alcuni aspetti della vicenda, non aveva beneficiato delle manovre compiute.
Ora però, forse in seguito anche alla presunta inchiesta, sembra che Jobs abbia reclutato un legale personale. Al momento, dice The Recorder, non è chiaro quali sviluppi le indagini avranno, ma in questo modo il Ceo si è tutelato per fare fronte ad ogni evenienza.
Secondo alcuni analisti, come Gene Munster di Piper Jaffray e Ben Reitzes di UBS, in ogni caso Jobs non corre alcun rischio. L’opinione di Munster e Reitzes ha contribuito a calmare il mercato che aveva aperto molto nervoso alle notizie dell’inchiesta legale, temendo un coinvolgimento di Jobs. Dopo un arretramento di oltre il 4,5%, il titolo AAPL ha chiuso in territorio positivo.
