Il sudore del corpo potrà essere sfruttato per alimentare gli smartphone. Il sistema per recuperare energia dal calore emesso durante un esercizio fisico, è stato dimostrato da alcuni ricercatori della North Carolina State University sfruttando un dispositivo indossabile, più semplice da gestire rispetto ad altri già visti in precedenza nei quali erano sfruttati enormi e rigidi dissipatori di calore.
L’idea dei ricercatori è usare una sorta di cerotto (2mm, spesso e flessibile) in grado di generare 20 μW per centimetro quadrato. Uno strato conduttivo poggiato sulla pelle impedisce inizialmente al calore di fuoriuscire, facendolo passare prima in un generatore termoelettrico e arrivare poi a uno strato esterno che consente di disperdersi.
Il sistema de National Science Foundation Nanosystems Engineering Research Center per il centro Advanced Self-Powered Systems of Integrated Sensors and Technologies (ASSIST) potrebbe essere commercializzato in futuro, e sulla carta è perfetto da integrare in strumenti medici in grado di misurare funzioni vitali senza bisogno di batterie da ricaricare.
Daryoosh Vashaee, professore associato alla North Carolina State University, spiega che l’obiettivo è creare tecnologie indossabili utilizzabili a lungo termine per il monitoraggio, dispositivi per verificare la salute del cuore o monitorare variabili fisiche e ambientali che consentono ad esempio di prevedere e impedire attacchi d’asma”. Per offrire queste funzioni, spiega il ricercatore, “abbiamo bisogno di dispositivi senza batterie e pensiamo che questo progetto e prototipo consentirà di avvicinarci molto a rendere realtà questi prodotti”.