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T-Amp: il piccolo ampli che rivoluziona il concetto di Hi-Fi

Molti degli appassionati di Information Technology di oggi sono nati passati, negli anni in cui la passione per l’elettronica “popolare” non era legata ai byte, per le infinite discussioni sul vero significato di hi-fi, per l’analisi di grafici, di prove strumentali e di prove di ascolto a “doppio cieco”.
Con l’arrivo delle tecnologie digitali, la sostituzione del vecchio LP con i CD, la produzione di amplificatori con circuiti sempre più sofisticati e prestazioni al di sopra della media a prezzi accessibili il mondo dell’Hi-Fi si è progressivamente trasformato: da una parte gli integrati o gli impianti pre-assemblati dei costruttori più famosi e infine gli “all in one” per l’home teather a prezzi sempre più bassi e dall’altra l’elettronica “esoterica” che pone la ricerca dei migliori componenti di un impianto senza limiti di prezzo e con soluzioni fuori dell’ordinario.

In questo panorama sono pochi gli oggetti che nella storia più o meno recente sono stati in grado di accontentare entrambe le categorie di cultori della riproduzione musicale abbinando “alta fedeltà ” a prezzi accessibili: sicuramente uno di questi alla fine degli anni ’70 fu il NAD 3020, basso costo, ma con il suono che piaceva anche ai puristi, le sue doti venivano esaltate dalle tante riviste di Hi-Fi che popolavano anche le edicole italiane e che avevano trovato un piccolo campione con cui portare una elettronica di qualità  anche nei salotti dei lettori con meno disponibilità  finanziarie e permettere loro di acquistare con il denaro risparmiato una sorgente e delle casse all’altezza.

Un fenomeno analogo sta accadedo dopo quasi 30 anni e questa volta a diffondere “il verbo” dell’hi-fi “democratico” non è la stampa periodica tradizionale ma un media più “universale” e internazionale e soprattutto per molti aspetti fuori dal controllo dei grandi dell’elettronica: internet.
E’ proprio grazie al tam-tam di siti fuori dai grandi circuiti editoriali che è nata il caso di T-Amp, un amplificatore da 30 Dollari in grado di suonare, come sostengono i suoi estimatori, come e meglio di prodotti con 20-30 volte il suo costo.

Dove sta il trucco? Come può un amplificatore da 30 dollari rivoluzionare il modo in cui viene presa in considerazione l’alta fedeltà  oggi diventando un oggetto di culto ad un prezzo ultrapopolare?

t_amp

Inanzitutto si tratta di un prodotto quantomeno spartano e nato non certamente per diventare il centro di un catena hi-fi da salotto quanto da portatilissimo (è alimentabile con 8 batterie AA ricaribili non fornite in dotazione) amplificatore per lettori MP3 magari da abbinare a delle altrettanto anticonvenziali casse piatte di cartone.

Ha un solo ingresso Mini-jack e uscite per il collegamento delle casse. T-Amp non dispone di un alimentatore interno ma si può acquistare un affidabile alimentatore per CB da 13,8 V e 2,5 Ampere o più ed essere sicuri che esprimerà  la sua relativa potenza anche nella vostra casa.
La potenza è quel che è: si dichiarano 15+15 Watt ma tanto basta per agevolare l’ascolto in un piccolo salotto o nella camera dei ragazzi.

Quel che stupisce, una volta fatti i conti con tutti questi “aggiustamenti” è, a detta di tanti la pulizia del suono e la ricostruzione tridimensionale della scena musicale.

Non staremo qui a ripetervi confronti, meraviglie, discussioni che hanno ampiamente investito i forum e i siti che si occupano di alta fedeltà  e ricevuto pure qualche infastidita replica dai guru dell’hi-end: i sostenitori ne cantano le ottime qualità  in grado di azzerare impianti di ben altro costo, i detrattori affermano che al massimo vale quello che costa.

Una suggestione collettiva? Una soluzione straordinaria, una perla nascosta nella immensa produzione cinese che invade i banchi dei nostri supermercati?
Innanzitutto vi invitiamo a leggere le pagine di chi per primo ha “scoperto” il T-Amp, il magazine online TNT-Audio gestito da Lucio Cadeddu , un sito senza pubblicità  ma con tantissima passione e una grande mole di informazioni sull’Alta Fedeltà  gestita da appassionati e competenti molti dei quali negli anni sono andati a far parte delle redazioni di periodici del settore.

Nella pagina segnalata troverete una recensione e link ad altre di audiofili, i suggerimenti per utilizzarlo con un alimentatore da CB al posto delle batterie oltre ovviamente a prove di ascolto e agli indirizzi web per reperire il gioiellino in rete.

Da parte nostra l’abbiamo acquistato negli USA insieme al suo kit di casse per un esperimento che vogliamo fare sulla musica “mobile” e di cui vi daremo conto a fine maggio.

Internet permette il passaparola tra i forum e i sti di appassionati ma il contributo principale alla diffusione dell’amplificatore lo fa il bassissimo prezzo: chiunque può provare con una spesa bassisima a verificarne la bontà  e a pensare di impiegarlo in un impianto con componenti di gran lunga più costose.

Tuttalpiù se non sarà  soddisfacente per potenza o qualità  potrà  essere dirottato alla funzione per cui è stato concepito, un ottimo amplificatore per i vostri lettori MP3 e per i vostri computer senza avervi fatto accendere un mutuo per il suo acquisto.

P.S. Il nostro lettore Andrea Sembranti ci fa notare che il cuore del T-amp, l’integrato TRIPATH TA2024, equipaggia il Mac con il sistema audio più efficiente della gamma Apple: l’eMac G4.

Dell’argomento si parla anche su questa pagina del Forum di Macitynet.

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