Verranno richiesti (se approvata la proposta) 20 dollari a studente, del prossimo corso semestrale primaverile, per giovarsi degli applicativi di Redmond, installati nel campus dell’Universita’ del Maryland (e’ parte della licenza concordata con Microsoft).
Come la prenderanno gli studenti che usano Mac e che possono fare a meno degli applicativi Microsoft, come la prenderanno gli studenti che usano Linux e che devono fare a meno dei prodotti Microsoft, come la prenderanno gli studenti con computer Wintel che, volendo (sistema operativo a parte, loro malgrado), riescono a farne a meno, come la prenderanno quelli a cui il computer non serve per studiare?
Ma, soprattutto, se la maggior parte degli studenti ha un proprio computer gia’ dotato del software necessario perche’ dovrebbe sottostare a questa tassa che si prospetta un ottimo guadagno extra solo per la societa’ di Bill Gates?
Si legge sulla rivista interna di questa univerisita’ americana che “se non hai programmi come Word, Excel, PowerPoint e Outlook, i computer non servono ad un granche’ (eccettuato per Napster, ovviamente)”.
Lasciamo ai nostri lettori un giudizio su tale affermazione e sul merito della proposta.