Un accordo tacito, non scritto ma a cui sia Apple sia Google si sono attenute per evitare la caccia di talenti da parte delle due aziende all’interno delle risorse umane delle rispettive società . Questo comportamento anti-concorrenziale è rimasto in essere per diversi mesi e fino a quando Eric Schmidt ha mantenuto il suo ruolo come CEO di Big G e allo stesso tempo la carica di consigliere all’interno del consiglio della Mela. Quest’ultimo incarico ricordiamo è stato abbandonato da Schmidt solo pochi giorni fa, più precisamente il 3 agosto, giorno in cui Schmidt ha lasciato il consiglio di amministrazione di Apple. La notizia riportata da TechCrunch proviene da alcuni ex dipendenti Google a conoscenza dei fatti.
In sintesi l’accordo tacito esistente tra le due multinazionali impediva ad Apple e Google di andare a caccia di talenti tra il personale assunto dalle rispettive società . L’accordo silenzioso non permetteva ai dipartimenti delle risorse umane di contattare direttamente i candidati potenziali, in ogni caso la trattativa e l’eventuale assunzione potevano avere luogo se ad iniziare il contatto era un dipendente delle due aziende rispondendo personalmente ad un annuncio o avanzando per primo la propria candidatura per una posizione di lavoro. Le rivelazioni degli anonimi ex dipendenti Google confermano i sospetti circa l’esistenza di un accordo tacito tra Apple e Google su cui sta anche indagando l’anti-trust statunitense: la notizia era stata riportata dal The Washington Post nei primi giorni di giugno. Secondo alcune fonti anonime a conoscenza delle indagini non solo Apple e Google ma anche numerose altre società del mondo IT, Internet e dell’alta tecnologia hanno stipulato accordi taciti per evitare di rubare reciprocamente i migliori dipendenti, tra queste The Washington Post ha citato Yahoo e Genentech.
Infine notiamo che oltre alle indiscrezioni trapelate sia dagli ex dipendenti Google, sia tra le persone informate sulle indagini in corso da parte dell’anti-trust statunitense, l’esistenza di un accordo tacito tra Apple e Google sembra essere confermata anche da uno scambio email pubblicato da TechCrunch. Nella mail completamente ripulita da qualsiasi indicazione di nomi e di tag temporali che permettano di risalire all’identità del mittente, un dipendente Google addetto alle risorse umane cita esplicitamente un accordo tra Apple e Google che impedisce l’iniziativa di contatto da parte di Google per proporre nuove posizioni all’interno di Big G nei confronti dei dipendenti della Mela. Sempre nella mail la divisione risorse umane di Google precisa che il vincolo non vale se è il dipendente di Apple in persona a proporre la propria candidatura o a richiedere informazioni circa eventuali posizioni aperte all’interno di Google.