Altroconsumo fa sapere che il Tribunale di Milano ha ammesso la class action contro Samsung Italia per i valori di memoria disponibile su smartphone e tablet dichiarati ma non corrispondenti al reale. “Capacità di memoria inferiore sino al 40%” secondo l’associazione che parla di “una pratica commerciale ingannevole realizzata da Samsung alterando le scelte dei consumatori, determinati all’acquisto di prodotti che in realtà non possedevano le caratteristiche tecniche indicate”. Il giudice ha indicato a Samsung di pubblicare l’ordinanza sulla home page del proprio sito.
“Una decisione storica, perché legata a un’azione collettiva di risarcimento che nasce in Italia e i cui effetti ricadranno ovunque, investendo un colosso della telefonia e dell’elettronica presente sul mercato internazionale” ha dichiaratp Marco Pierani, direttore relazioni esterne per Altroconsumo. «L’obiettivo dell’azione è semplice e complesso insieme: eliminare le pratiche che negano la trasparenza vuol dire sgomberare elementi strutturali di disturbo allo sviluppo del mercato e alla fiducia dei consumatori» dichiara Pierani.
L’organizzazione dei consumatori aveva denunciato la vicenda negli scorsi anni, sino ad arrivare all’atto di citazione presso il Tribunale a marzo del 2016. I consumatori che hanno acquistato uno smartphone o tablet da Samsung Italia nel periodo che va da agosto 2009 a dicembre 2014 potranno richiedere un rimborso per la pratica commerciale ingannevole. Sono state condotte altre analisi tecniche e la stessa situazione è presente anche su altri smartphone e tablet. Per ora la decisione su Samsung. Maggiori dettagli a questo indirizzo.