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TS-251A, recensione del NAS ibrido

TS-251A è l’ultimo prodotto di un mercato dei device di rete che ha visto negli ultimi anni una decisa impennata, complici diversi fattori tra i quali la crescita del mobile e la conseguente esigenza di avere sempre i propri documenti a portata di mano, senza la necessità di avere un computer acceso (e raggiungibile).

In questa ottica i NAS, piccoli o grandi dischi di rete del tutto autonomi, hanno trovato una loro precisa identità e un mercato in piena fioritura: QNAP con il TS-251A cavalca l’onda ma cerca, comunque, una strada per diversificare l’offerta, che negli ultimi anni è diventata molto ampia, aggiungendo la parolina magica alle capacità del disco: USB.

Dettagliamo per i lettori meno avvezzi: la quasi totalità dei NAS piccoli o grandi ha oggi una porta USB, alcuni anche molte di più, a cui è possibile collegare chiavette, dischi esterni, hub o altri device per prelevare dati, ma il TS-251A fa un passettino in più proponendo una porta USB 3.0 di tipo B, la stessa di un disco esterno, in modo che sia possibile collegare il NAS direttamente ad un Mac o PC per dialogare con i documenti, senza per questo intasare la rete.

Compleanno 2016 57

TS-251A, forza da ufficio

Esteticamente il disco di QNAP non è proprio da lasciare senza fiato: la versione da noi provata, con due bay (ma ne esiste anche una a quattro) è sobria, asciutta, ma con una scelta cromatica bianca e verde ghiaccio che dal nostro punto di vista fa il suo bel vedere in un ufficio, oppure in casa ma non messo vicino alla TV in salotto.

A fronte di questo, le caratteristiche proposte sono di prima fascia: due bay con estrazione veloce di dischi da 3.5″, lettore schede SD, porta HDMI, due prese USB 3.0 nella parte posteriore e una nella parte anteriore (in aggiunta a quella USB tipo B di cui prima), doppio connettore Ethernet che permette la ridondanza e sistema operativo QNAP a finestre, gestibile da browser completo di AppStore.

Se dovessimo andare a memoria, potremmo dire che non gli manca assolutamente nulla, non fosse per la scelta dei dischi interni che nel nostro modello è lasciata all’utente: il device arriva prima di dischi, ed è possibile scegliere il taglio più opportuno. Noi abbiamo optato per dischi NAS di Seagate (ST1000VN000) da 1TB, modello che i lettori possono ordinare direttamente da Amazon, anche se esistono tagli più grandi come 2TB o 4TB.

Fuori dalla scatola

La prima configurazione può avvenire sia tramite browser sia attraverso un cellulare: le fasi sono sequenziali e anche se non si è mai gestito un NAS, tutto sommato si arriva a buon punto. Chi invece ha esperienza nei nas troverà la soluzione assolutamente alla portata.

Il sistema operativo QTS 4, che noi avevamo già visto nelle precedenti recensioni qui e qui, offre una modalità molto vicina a quella del desktop con una serie di servizi che rendono il piccolo server davvero polivalente in moltissimi ambiti, partendo dalla funzione di archiviazione di rete, sino ad arrivare a soluzioni più da sviluppatore o da gestore di archivi diversificati e dedicati.

Da un certo punto di vista le possibilità offerte dal sistema operativo sono pure troppe e non è raro perdersi nei meandri dei menu e delle opzioni di configurazione, così come nelle diverse App, ma è una fase che ad ogni modo è saltuaria, una volta configurato il tutto in pratica il NAS viaggia per conto suo in totale autonomia.

Da ufficio si, ma con TV

La porta HDMI posta sul retro permette l’output di filmati e video attraverso una delle diverse App presenti su AppStore. Abbiamo provato inizialmente con KODI, osservando però che l’affinità con alcuni nostri video non era così costante e abbiamo allora virato su Plex, che offre un player nativo per i contenuti locali, la cui visione è stata impeccabile. Dal punto di vista multimediale possiamo solo sottolineare che il telecomando in dotazione, perfetto per le funzioni a cui è prestato, ha un angolo di azione limitato e occorre essere posti frontalmente al NAS per operare correttamente.

USB 3, il nuovo Network

Se però sin qui le caratteristiche del disco sono simili a altri modelli di NAS di QNAP e della concorrenza, la funzione aggiuntiva relativa alla porta USB frontale cambia un po’ le carte in tavola. Abbiamo collegato un MacBook Pro alla porta USB e iniziato la configurazione interna. Una volta configurata l’uscita USB, abbiamo scaricato l’App QFinder per Mac dal sito QNAP, non proprio facile da trovare ma ad ogni modo presente, che offre una gestione delle periferiche USB come si trattasse di periferiche di rete. La funzione è molto comoda in vari ambiti, primo tra tutti la possibilità di spostare una grossa mole di dati da un computer al NAS senza per questo intasare la rete, andando in modalità diretta.

Dal punto di vista del Mac, il disco USB è trattato come un disco di rete, per cui una volta connessi (tramite il comando dall’App QFinder) lo si usa come un normale volume di rete fissa o wireless: la velocità si attesta su valori simili a quelli di una unità USB 3.0 normale, tanto da rendere il disco non proprio un disco collegato, ma comunque una unità ben più polivalente di un disco di rete normale.

Restando sempre sull’argomento USB: il sistema operativo QTS 4 del TS-251A riconosce perfettamente tutti i tipi di dischi collegati, anche quelli formattati per Mac (HFS+): nei nostri test ha avuto problemi solo con una chiavetta formattata in ExFAT, ma una volta riformattata, è stata vista senza problemi.

Conclusioni

Molto buona in tutti i sensi la silenziosità dell’apparecchio, lodevole anche se non si tratta di un device specificatamente pensato per l’ambiente Home (d’altra parte, chi l’ha detto che in ufficio si può fare rumore?): messo anche sotto torchio con file MKV il ponente processore Intel Celeron quad-core a 2.0GHz non ha battuto ciglio, un po’ anche grazie ai 2GB di memoria RAM.

In definitiva possiamo dire che si tratta di un device ottimo per il piccolo ufficio, eccellente in una realtà grafica, magari vicino ad un Mac che, occasionalmente, può sfruttare il collegamento USB per una grande mole di dati. TS-251A è silenzioso, potente, non disdegna il collegamento ad un display o ad una TV per la riproduzione multimediale di film (anche in 4K), foto e App di vario genere.

Il prezzo è in linea con i modelli concorrenti, suggeriamo di non lesinare sul costo dei dischi e di optare per unità interne di pari valore. I lettori possono trovare il TS-251A presso i migliori rivenditori locali oppure anche su Amazon, in versione due dischi (oggetto di questo test) o anche con quattro dischi.

[usrlist Design:3 Facilità-d’uso:4 Prestazioni:4.5 Qualità/Prezzo:4]

Pro:
• Potente e silenzioso
• L’interfaccia USB 3 è una comodità in più
Contro:
• L’estatica non è da salotto

Prezzo: Euro 328 iva inclusa

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