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Un Linux per Mac che gira tutto su CD? Facile con Gentoo

Pare proprio che l’ultima moda nel mondo Linux siano i cosiddetti “livecd”, delle distribuzioni che possono essere bootate e fatte girare da cd senza necessita’ di installare nulla sul proprio hard disk.

In realta’ delle minidistro (mini distribuzioni) come muLinux che stanno addirittura in uno o due floppy sono sempre esistite, ma è solo con meraviglie come Knoppix o Morphix, ricche di
valanghe di software pronto per essere usato direttamente da cd e capaci di autoconfigurarsi e di rilevare correttamente tutto l’hardware, che il grande pubblico ha iniziato ad interessarsi alla faccenda.

Come spesso accade, questi prodotti sono disponibili solo per l’architettura x86, e proprio recentemente, sul forum di Macity, qualcuno si augurava una Knoppix per PowerPc.

Alla fine il livecd per Mac è arrivato, anche se a prepararlo non è stato il brillante Knopper, ma una delle case più estreme in fatto di distribuzioni Kinux, Gentoo (http://www.gentoo.org/), che addirittura mette a disposizione due diverse ISO, una con il desktop manager KDE e una con Gnome.

Abbiamo provato la versione con KDE, e ne siamo rimasti favorevolmente impressionati: per prima cosa occorre la pazienza (e la banda…) per scaricare una ISO da circa 520MB (ad esempio da qui), poi si crea un cd bootabile a partire da questa immagine e quindi si riavvia il Mac con il cd nel lettore e tenendo premuto il tasto “C”.

Il computer parte e siamo già  in ambiente Linux, ci viene infatti richiesto un login, cui possiamo rispondere “root” e con un invio come password.

Se non siamo amanti della command line possiamo far girare l’utility Xeasyconf, che ci aiutera’ a configurare il server grafico XFree, necessario a far partire il desktop manager.

Digitiamo dunque “Xeasyconf” e rispondiamo alle domande che ci vengono poste; spesso la modalità  “auto” riesce a portare a termine correttamente il tutto, ma ricordate che in particolare con i portatili potrebbe essere necessario ricorrere al framebuffer come driver video.

Al termine siamo pronti per digitare il fatidico “startx” che fara’ partire X-Window; piccola delusione: ad accoglierci non è KDE, ma il vetusto window manager TWM.
Poco male: “uccidiamo” X con un brutale control-alt-backspace, torniamo in console e creiamo nella nostra home un file chiamato.xinitrc che contenga la parola “startkde”. Riprovamo startx e finalmente parte il sospirato KDE con tanto di audio.

La velocità  non è affatto disprezzabile, considerando che stiamo lavorando su un media lento come il cd e con decompressioni al volo; ricordiamo anche che KDE può essere configurato in maniera anche molto “conservativa”, in modo da risparmiare cicli processore.

I programmi a disposizione sono molti, non quanti ne offre Knoppix, ma non possiamo davvero lamentarci; segnaliamo in particolare il tool per le connessioni ADSL, che ha funzionato al primo colpo. Qualche problema di precisione lo abbiamo rilevato con il trackpad, davvero troppo sensibile.

La ciliegina sulla torta è la presenza di MacOnLinux, un software che permette di far girare MacOS (X o precedente) in una macchina virtuale “sopra” a Linux.

Apriamo una console e lanciamo lo script molvconfig, che ci aiuterà  a configurare le modalità  video per MOL. Alla fine possiamo far partire MOL con il comando “startmol –osx”, e, sorpresa, ecco il nostro caro OSX arrivare sul video, con Linux in background!
Per chi volesse approfondire, tutti i files di configurazione di MOL si trovano in /etc/mol.

In definitiva: a chi serve un livecd Linux?
Sicuramente a tutti coloro che vogliono provare questo sistema operativo ma sono intimiditi da partizioni, installazioni eccetera, ma anche a quelli che con un cd e un piccolo device mobile contenente la propria Home (ad esempio un pen drive USB) vogliono poter avere in tasca tutto il loro computer.

Se volete discutere dell’argomento con l’autore dell’articolo e con gli altri lettori potete utilizzare questa pagina del Forum di MacityNet
[A cura di Marco Centofanti]

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