Una analista: “Il futuro è degli smartphone” e AAPL fa un balzo in avanti

Eccellente giornata in borsa per Apple. Approfittando di alcuni fattori convergenti, upgrading di valutazione sul titolo azionario da parte di Morgan Stanley e aumento della fiducia dei consumatori americani, Cupertino ha fatto un balzo in avanti di ben il 6,76% chiudendo a 130,78$.

Il fattore determinante del prepotente ritorno all’€™acquisto da parte degli investitori è stato il parere autorevole di Kathryn Huberty, una analista della sopracitata Morgan Stanley. Secondo la Huberty la stima fatta dagli osservatori sulle vendite di iPhone nei prossimi 12 mesi sarebbe stata pessimistica; ‘€œUna riduzione di prezzo – si legge nel rapporto – potrebbe far crescere gli acquisti dal 50 al 100%. Un 15% degli attuali possessori comprerà  il nuovo modello’€.

Un dettaglio molto interessante che trascende il dato meramente economico, è quello inerente il fattore distruttivo nell’€™ambito delle abitudini che iPhone ha avuto; Kathryn Huberty dimostra che chi ha un iPhone usa il cellulare per più tempo e per fare molto più cose; l’€™utilizzo per chiamare in voce su 60 minuti medi giornalieri è del 45% (contro il 70% di chi usa altri telefoni); il 9% del tempo viene usato per Internet e il 12% per la posta elettronica. Poiché questo è il trend globale e poiché Apple è al top con il suo iPhone, le prospettive per Apple di cavalcare ‘€œuna delle più grandi opportunità  nella storia della tecnologia’€, come la Huberthy definisce l’€™Internet mobile, sono molto importanti e per questa ragione Morgan Stanley ha portato il target di prezzo di APPL da 105 a 180$ per i prossimi mesi.

Vale la pena di ricordare che Morgan Stanley da sempre è molto pessimista, spesso anche eccessivamente, sulle prospettive di profitto e sulle vendite di Apple e che fu proprio in conseguenza di un downgrading della società  di analisi di mercato (sommata nello stesso giorno a quella di RBC Capital) che il 26 settembre Apple perse in un giorno 23 dollari, realizzando la peggiore performance degli ultimi 8 anni. Suona dunque come piuttosto curioso, una sorta di dare dopo l’€™avere, il fatto che sia stata proprio Morgan Stanley a rialzare le quotazioni AAPL.

Da notare anche come l’€™opinione positiva della società  di analisi sul mondo degli smarphones in genere abbia impresso forti rialzi anche ad altri marchi impegnati nel settore, come Rim (+6,55%) e Palm (+10,38%).

Come accennato le dichiarazioni di Kathryn Huberty sono giunte in una giornata intonata ottimisticamente (dopo una mattinata percorsa dalle nubi dell’€™esperimento atomico del Nord Corea) per l’€™aumento della fiducia dei consumatori che mese su mese è stato il maggiore degli ultimi sei anni. Non è un caso che a risalire siano state anche aziende come la pur traviagliata Sony, è uno dei leader del mercato consumer.

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