IBM avrebbe superato Oracle nel mercato dei database. Lo sostiene Gartner Dataquest in una sua recente indagine che avrebbe rilevato come IBM avrebbe catturato il 34,6% del segmento (contro il 33,7 dell’anno precedente) mentre Oracle sarebbe scesa al 32% (dal 34,1%). A lunga distanza, collocata al 16,3%, resta Microsoft.
Il mercato dei database è tra quelli economicamente più rilevanti nel settore informatico. Produce utili di enormi proporzioni, come dimostra il fatto che Larry Ellison, fondatore di Oracle, che di fatto è una società quasi monoprodotto, abbia conteso a lungo il primato di uomo più ricco del mondo a Gates, ma è anche uno di quelli in costante espansione e tra i cardini del successo di Internet e dei servizi on line.
Lo studio di Dataquest, ancora non ufficiale ma che sarebbe confermato anche dalla concorrente IDC, pur non smentito, viene ridimensionato da Oracle. “IBM non erode nostre quote di mercato – ha detto a C/Net Rene Bonvanie responsabile del marketing della società – conquista nuovi spazi”, quello che spera di fare anche Oracle puntando al mercato cinese.
Le notizie del sorpasso di IBM si sommano ad altre cattive notizie per Oracle che ha perso un contratto da 95 milioni di dollari con lo stato della California.
Secondo alcune indagini, poi, quasi nessun cliente di Oracle al momento ritiene necessario aggiornare il suo software, il che taglia le prospettive di profitto per il futuro immediato. Tra i fattori decisivi che spingono ad attendere il prezzo dei databse di Oracle, ancora di molto più costosi di quelli della concorrenza.
Unico fattore di consolazione per la società di Ellison, amico intimo di Steve Jobs e consigliere di amministrazione di Apple, il fatto che la sua società controlla ancora la maggioranza assoluta del fatturato del settore dei database, il 63,3% di circa 1500 milioni di euro, ovvero 3.000 miliardi di vecchie lire. Ma anche questo primato appare in erosione e il regno assoluto e incontrastato di Oracle, come “imperatore” dei database, potrebbe presto cominciare a vacillare.