L’applicazione VLC per dispositivi iOS è stata per qualche tempo disponibile sull’App Store ma è stata poi eliminata per un problema di licenze : non un problema con Cupertino ma una richiesta esplicita da parte di Rémi Denis-Courmont, lo sviluppatore a capo del team VideoLAN e del progetto VLC. L’app per iOS era stata sviluppata da Applidium, etichetta che non ha alcun legame con gli autori del player originale; non è ad ogni modo per questo che ne era stata chiesta la rimozione: poiché al software distribuito tramite App Store era applicato un DRM, la versione di VLC su iPhone e iPod Touch violava chiaramente la licenza GPL (Gnu Public License) sotto la quale è stato diffuso l’originale, nonostante l’applicazione fosse disponibile gratuitamente per il download; un palese contrasto tra la libertà di modificare e ridistribuire, pur rispettando le regole del licenziatario, un software GNU e quella dettate da Apple che vincolano chi scarica l’applicazione a non redistribuirla né a modificarla in alcun modo.
VLC potrebbe ora tornare sull’App Store: il team che cura l’applicazione ha da un anno eseguito il passaggio da GPL a LGPL 2.1. Il core di VLC, le librerie libVLC livlcore, è stato da qualche tempo modificato di conseguenza così come la maggiorparte dei moduli per la lettura dei file ed è ora in regola con quanto previsto da questa licenza copyleft che, a differenza della licenza GNU GPL, non richiede che eventuale software “linkato” al programma sia rilasciato sotto la medesima licenza.
È ancora presto per dirlo, ma Jeann-Baptiste Kempf, presidente dell’associazione VideoLan e principale sviluppatore del player, ha dichiarato al francese PC Inpact che le nuove licenze utilizzate potrebbero ora consentire il ritorno sull’App Store.
[A cura di Mauro Notarianni]
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