La maggior flessibilità e una potenza superiore, unito ad un costo inferiore (sono stati spesi 110.000 dollari), sono stati i fattori di scelta di Walter Murch (a destra nell’immagine a lato).
Con quanto costano quattro sistemi dotati di FinalCut Pro, Murch, poteva solo affittare una stazione Avid Film Composer.
Uno dei quattro sistemi che utilizza Walter Murch è così composto: PowerMac 2 x G4 1 GHz con FinalCut Pro, Film Logic/Cinema Tools, DVD Studio Pro, la scheda di acquisizione è una Aurora Video Systems IgniterRT 311 con gestione in tempo reale e digitalizzazione dei 24 fps. Lo storage conta 1,2 TB con collegamenti in fibra ottica. Sei i monitor adoperati, tutti Mitsubishi Diamond Series da 22 pollici.
Perché quattro sistemi? Uno monta le immagini, uno gestisce i file, uno digitalizza le riprese (una media di 10 “pizze” al giorno per poco meno di 2 km e mezzo di pellicola) e uno masterizza le bozze giornaliere su DVD dopo la codifica in MPEG-2.
In cinque mesi sono stati digitalizzati 152 km e mezzo di pellicola, poi suddivisi in 4.500 clip per un totale di 3 ore… prima del montaggio finale.
La scelta di Murch ha creato clamore tra gli addetti ai lavori di Hollywood e molti suoi colleghi, solitamente ben ancorati alle proprie tradizioni e modalità di lavoro, mossi dalla curiosità , stanno investigando sui benefici di una scelta similare.
Chi volesse leggere la carriera cinematografica di Walter Murch può cliccare qui o qui.