Il prossimo PowerBook? Case ridisegnato, schermo 16:9 da 15′, processori G4. Jason O’Grady prova a rilanciare le sue ipotesi sul successore degli attuali portatili e lo fa citando non meglio precisate fonti autorevoli vicine alla Apple, ma ancora una volta come in passato non convince.
Il fondatore di Go2Mac questa volta questa volta affina le sue tesi, presentate solo qualche mese fa da MacWeek, aggiungendo dettagli e nuove considerazioni. “Mercury (questo sarebbe il nome in codice del nuovo portatile secondo O’Grady NDR) ha superato la prima fase di beta testing e sarà rilasciato al MacWorld Expo di San Francisco”. Il portatile avrà una sola porta FireWire, due porte USB e tutte le arcinote caratteristiche che sappiamo e che possiamo dedurre dalle attuali configurazioni. Sempre secondo O’Grady Mercury avrebbe a disposizione un processore G4 da 500 e più MHz e, caratteristica che a prima vista appare davvero intrigante, uno schermo a 16:9.
Anche in questo caso come accade sempre più spesso O’Grady, che aveva anche predetto un improbabilissimo upgrade dei PowerBook per fine estate, pare essere andato davvero fuori bersaglio. In primo luogo è molto improbabile che il nuovo PowerBook possa essere rilasciato nel contesto dell’Expo di San Francisco. Questo semplicemente perchè Apple tende a non mescolare la presentazione di hardware e software e per la rassegna della costa pacifica Apple si è impegnata a presentare MacOs X. In aggiunta a ciò solo poche settimane dopo, all’inizio di febbraio, si terrà a Tokyo il MacWorld Expo dell’Asia, che sembra un luogo assai più adatto per introdurre una simile macchine.
Che poi il nuovo portatile possa avere un G4 ci pare tesi tutta da dimostrare. Fino ad oggi i processori di Motorola sono stati confinati su macchine desktop di fascia medio-alta e il loro consumo e il loro riscaldamento resta troppo alto per essere adatto ad un portatile che rischia di essere anche più alto se parliamo di una versione a 750 MHz, come quella cui fa cenno O’Grady. Per capire che cosa intendiamo basta mettere una mano sopra uno dei Cubi dell’Expo per rendersi conto che quel processore non potrà mai essere installato in un portatile.
Apple, poi, utilizzando un G4 per il nuovo portatile corre il rischio di alienarsi la collaborazione con IBM, fino ad oggi gelosamente preservata riservando ai processori di Big Blue l’installazione nei PB, negli iMac e negli iBook. Da parte sua IBM ha quasi pronto un processore, il 750Cxe, che pare essere studiato apposta per un portatile di fascia alta: basso consumo, basso riscaldamento, basso costo, velocità fino a 750 MHz. Difficile pensare che un simile chip non rientri nei piani di Apple.
Infine un monitor 16:9 sarebbe davvero una bella cosa, ma suoi costi e scarsa praticità ci lasciano molto perplessi sul suo effettivo arrivo in una macchina come il nuovo PowerBook.
Predizione per predizione, dunque, quella di Macity, fondata sul semplice uso della logica e senza accampare amici linguacciuti a Cupertino (che nessuno ha più…) ecco come potrebbe avere caratteristiche di questo tipo: velocità fino a 650 MHz, processore 750cx, schermo 15′ a matrice attiva, due porte FireWire (perchè limitarsi ad una?), scheda madre UMA2. Data di rilascio metà di febbraio.
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