Orion è un browser web alternativo a Safari

Dopo sei anni di sviluppo è disponibile la versione definitiva di Orion 1.0, browser Mac, iPhone e iPad che sfrutta il WebKit (il “motore” di Safari) creato dagli sviluppatori di Kagi, un motore di ricerca che promette un’esperienza priva di pubblicità e focalizzata su buoni risultati e funzionalità avanzate.

Orion è gratuito ed è compatibile con molte estensioni per Firefox o Chrome e potrebbe essere interessante da provare per gli utenti che non vogliono essere legati all’ecosistema Apple.

A differenza di altri browser, es. Atlas di OpenAI, gli sviluppatori non mirano a reinventare la ruota ma a proporre un’esperienza simile a quella offerta da Safari, promettendo maggiore velocità, ottimizzazioni, personalizzazioni, puntando su anti tracciamento e diverse funzionalità di protezione della privacy.

Molte le funzioni interessanti, compresa la possibilità di eliminare elementi di distrazione dalla pagina web visualizzata, di creare profili personalizzando vari dettagli (isolando, ad esempio, lavoro e hobby), la presenza di un pulsante per aggiungere rapidamente un sito ai propri RSS o la modalità di risparmio energetico.

Gli sviluppatori riferiscono di non aver integrato strumenti IA: non perché siano contrari alla tecnologia, ma perché ritengono rischioso integrarla nella base del browser per motivi di sicurezza, evidenziando possibili pericoli e potenziali finestre di attacco. È ad ogni modo possibile integrare strumenti di questo tipo, tramite estensioni, come ad esempio strumenti per il riepilogo delle pagine.

WebKit come “atto di resistenza”

Gli sviluppatori evidenziano la scelta del WebKit come motore di rendering, “un atto di resistenza” in un campo nel quale molti altri optano per “monocoltura” di Chromium, sottolineando le migliori performance che è possibile ottenere da un motore profondamente ottimizzato per macOS e iOS, e fondamenta non controllate da un gigante dell’advertising.

Il browser è gratuito (si scarica da qui), ovviamente propone per default il motore di ricerca di Kagi ma quest’ultimo può essere modificato. È possibile sfruttare 200 ricerche su Kagi (che è a pagamento ma offre modalità che non consentono agli sviluppatori e altri di risalire al nostro account).

Dalle Impostazioni del browser è possibile modificare la lingua di default (c’è anche l’italiano), l’aspetto, il layout dei pannelli, attivare o no la sincronizzazione con iCloud tra i dispositivi, scegliere il provider per la gestione delle password (compreso il Portachiavi di sistema) e passare al piano “Plus” che consente di contribuire ai costi di sviluppo e avere accesso in anteprima a nuove versioni e altre funzionalità.

La variante per sistemi Linux è da poco disponibile come versione alpha; il porting su Windows dovrebbe arrivare alla fine del 2026.