Niantic, lo sviluppatore di Pokémon GO, è intervenuta su Facebook per spiegare direttamente al pubblico le motivazioni che hanno portato l’azienda a eliminare alcune opzioni nell’ultimo update di Pokémon GO.
La versione 1.1 del gioco, l’update di Pokémon GO è stato rilasciato sabato 30 luglio, ha portato con sé brutte notizie per gli utenti: non solo l’azienda ha limitato il supporto alle app di terze parti, sfruttate per realizzare mappe esterne in grado di rivelare la posizione dei Pokémon, ma ha anche eliminato la famigerata indicazione delle impronte.
Questa opzione, che suggeriva la vicinanza dei Pokémon rispetto al giocatore attraverso un numero di “impronte”, ha affrontato malfunzionamenti e Niantic ha deciso di rimuoverla, scelta che ha fatto imbufalire molti giocatori, ora privi di qualunque indicazione utile per andare a caccia di Pokémon.
Per l’esclusione delle app di terze parti arrivata a sorpresa con l’update di Pokémon GO, Niantic si giustifica facendo riferimento alla qualità del servizio: “Abbiamo limitato l’accesso da servizi di terze parti perché interferiscono con la nostra capacità di mantenere alta la qualità del servizio per i nostri utenti e portare Pokémon GO agli utenti di tutto il mondo”. Il riferimento è alle numerose problematiche di server avute dal gioco: sembra infatti che le app esterne inondassero i server di gioco con richieste per individuare i mostriciattoli.
Dello stesso tono la giustificazione per lo strumento delle tre impronte: “Abbiamo rimosso la visualizzazione delle tre impronte, al fine di migliorarne il progetto sottostante. La caratteristica originale, anche se apprezzata da molti, era però confusa e non ha soddisfatto i nostri obiettivi di prodotto. Vi terremo aggiornati mentre ci sforziamo di migliorare questa funzione”.
Viste le proteste online è probabile che Niantic stai lavorando per riportare al più presto l’opzione delle tre impronte sul gioco, la cui meccanica al momento è in parte compromessa.
