La prospettiva di “tremende” conseguenze per il blocco delle vendite del Galaxy 10.1 sembrano avere impressionato il giudice Annabelle Bennett che aveva il compito di giudicare se la richiesta di mantenere il bando alla vendita in Australia avanzato da Apple nei confronti del dispositivo Samsung dovesse essere mantenuta o meno. Il magistrato, come riferisce Gizmodo Australia, ieri ha infatti deciso di riaprire la commercializzazione del tablet annullando l’ingiunzione preliminare disposta nei mesi scorsi.
La vicenda nel paese del Pacifico è una delle tantissime battaglie legali in corso in cui Apple è impegnata contro i prodotti Samsung e una di quelle che avevano causato una disposizione tra le più draconiane con lo stop assoluto alla commercializzazione del Galaxy. Il provvedimento aveva fatto lanciare all’avvocato Neil Young, difensore di Samsung, un grido di dolore a favore del suo cliente che sarebbe stato colpito, appunto, da «tremende conseguenze». L’assenza del prodotto dagli scaffali dei negozi per il Natale avrebbe significato la “morte” del tablet prodotto dalla società sud coreana.
Apple, in ogni caso, ha già annunciato l’intenzione di appellarsi pochi minuti dopo il verdetto, confermando ai giudici la volontà di mantenere la richiesta d’ingiunzione.
La conferma che la Mela, vada come vada, non ha alcuna intenzione di indietreggiare arriva anche dalla Germania. Nella Repubblica Federale i Coreani hanno provato ad aggirare un bando al Galaxy Tab 10.1 simile a quello austrialiano presentandone una versione rivista del denominata “10.1N”. Il dispositivo secondo gli avvocati di Apple sarebbe comunque copiato da iPad e ha presentato una nuova richiesta d’ingiunzione alla Corte Regionale di Düsseldorf per impedire la vendita anche del frutto del “face lift”
[A cura di Mauro Notarianni]
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