Vivo anticipa Apple? Il primo sensore impronte nel display potrebbe essere suo

Samsung ci ha rinunciato con Galaxy S8 ma probabilmente ritenterà con Note 8, si prevede invece che Apple integrerà il sensore impronte nel display nel prossimo iPhone 8 in arrivo in autunno. Ma sia Apple che Samsung potrebbero essere battute sul tempo da Vivo con il primo terminale con sensore impronte nel display forse in arrivo già il 28 giugno.

Non si hanno ancora certezze assolute ma il possibile primato in arrivo da Vivo è suggerito da due indizi: un video che circola su YouTube da qualche giorno oltre a un indizio rilasciato dallo stesso costruttore cinese. Nel breve filmato di bassa qualità, che riportiamo in questo articolo, è possibile osservare uno smartphone con frontale tutto display bloccato: in basso al centro è visibile il disegno di una impronta circolare, a contrassegnare la posizione in cui poggiare il dito per lettura e riconoscimento dell’impronta.

L’operazione è veloce: l’utente poggia il dito nell’area indicata e il terminale si sblocca mostrando le icone della schermata principale. Il telefono viene ruotato per mostrare il retro, dove compare il logo Vivo ma dove manca invece il sensore impronte. Per la bassa qualità il filmato è ritenuto un falso da alcuni, ma la soluzione del sensore impronte nel display ricorda molto da vicino una tecnologia già mostrata come completa e funzionante dalla cinese Goodix in occasione del Mobile World Congress svoltosi a Barcellona all’inizio di quest’anno.

Il secondo indizio invece proviene direttamente da Vivo: l’invito del costruttore per il Mobile World Congress di Shanghai si intitola Unlock the Future. Nell’immagine di sfondo appare una immagine un po’ astratta che sembra rappresentare una impronta digitale che attraversa uno schermo o un dispositivo mobile. Se sarà davvero Vivo a presentare il primo smartphone con sensore impronte nel display lo si scoprirà presto: MWC Shanghai inizia il 28 giugno, senza tener conto però di eventuali fughe di notizie e anticipazioni che potrebbero trapelare in rete anche prima di quella data.