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App Store: esplodono i ricavi in app, calano le vendite per singole applicazioni

In questo mese di luglio App Store compie 4 anni: è infatti nato il 10 luglio 2008, data storica perché ha modificato completamente il mercato della telefonia e dei dispositivi mobile. L’app Store della Mela non è stato il primo negozio digitale per dispositivi tascabili, ma è stato il primo in grado di proporre una esperienza d’uso completamente integrata e soprattutto semplice per gli utenti. Per festeggiare il quarto compleanno Distimo, società di ricerca olandese, ha realizzato un report interamente dedicato all’App Store dove ne vengono analizzati la crescita e i cambiamenti.

Dalle 500 app disponibili all’apertura, ora App Store offre oltre 650mila app: di queste 567mila sono per iPhone e 236mila per iPad. Il 23% delle app disponibili è universale. L’esplosione del numero delle app ha portato a una riduzione dei download per ogni singola app, un effetto dell’attenzione degli utenti dispersa su un numero maggiore di possibilità, in ogni caso App Store ha mantenuto la promessa. Per ogni sviluppatore rappresenta un mercato di portata globale che ha visto triplicare l’ammontare dei ricavi totali negli ultimi 2 anni per le 100 app più redditizie.

Tra i fattori fondamentali che hanno contribuito allo sviluppo e al cambiamento di App Store vengono indicati l’introduzione delle in-app-purchase, l’espansione in altri paesi e l’introduzione dell’app store per iPad. Mentre le app a pagamento registrano un incremento solo del 13%, con prezzi in discesa del 16% e un ricavi giornaliero diminuito del 5%, il successo e l’incremento dei ricavi più che triplicati è trainato dalle app gratuite con in-app-purchase che sono passate dal 7% al 68% di tutti i ricavi generati su App Store. Questo per le app gratuite a cui si aggiunge un altro 16% di acquisti in-app all’interno di app proposte a pagamento. In pratica gli acquisti in-app-purchase contano per una percentuale compresa tra il 68% e l’84% di tutti i ricavi generati su App Store, solo il restante 16% dalle app vendute tradizionalmente.

Iniziato con i giochi il fenomeno in-app-purchase ha poi riscosso grande successo anche nei libri e soprattutto nell’Edicola con le pubblicazioni periodiche. Un altra tendenza rilevante è la diminuzione dell’importanza dello store USA rispetto a quello di altri paesi soprattutto la Cina. Gli USA rappresentavano il 38% dei donwnalod delle prime 200 app gratuite nel giugno 2010 ora sono il 26%. Nella classifica degli App Store più importanti del mondo troviamo anche l’Italia all’ottavo posto. Primi sempre gli USA seguiti da Cina, Giappone, Regno Unito, Germania, Francia, Canada, Italia, Australia e Corea del Sud.

Il report di Distimo su App Store può essere scaricato da questo link.
Distimo ricavi App StoreIn app purchase Distimo

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