Nell’ambito di un nuovo programma, Intel Capital, l’organizzazione di investimenti globali di Intel, ha annunciato di aver effettuato degli investimenti in Active Storage, un produttore di soluzioni di storage ad alte prestazioni specializzato in prodotti specifici per Mac.
Active Storage è una società nata dopo la decisione di Apple di smantellare la produzione di Xserve RAID. Alex Grossman, CEO di Active Storage e altri fondatori della società erano, infatti, in precedenza dirigenti della divisione Servers e Storage products group di Apple. La nuova società , come abbiamo già accennato, è nata con l’intenzione di creare dispositivi di storage con qualità e potenzialità simili a quelli prodotti in precedenza dalla casa di Cupertino.
Apple sta al momento commercializzando sottosistemi RAID Vtrack Promise i quali offrono elevati livelli di prestazioni, affidabilità e possibilità di espansione per applicazioni video e server ma, Active Storage ha sviluppato una propria linea indipendente di prodotti XRAID sembra splendidamente integrabile con Mac OS X e con un eccezionale software di gestione specifico per Mac OS X. Si tratta di hardware per sistemi business critical comprensivi di fibre-channel, controller ridondanti, alimentazioni ridondanti, sistemi di raffreddamento ridondanti e così via, particolarmente adattati in ambienti nei quali sono richieste altissime prestazioni. Il sistema XRAID di Active Storage è disponibile nella versione base da 16TB ed è espandibile fino a 32TB. E’anche disponibile una variante XRAID ES da 4TB espandibile fino a 16TB.
Il sistema è tutto Mac-like, a partire dal case in alluminio esterno il quale presenta angoli arrotondati, viti affusolate che richiamano il telaio, maniglie con slitte che facilitano l’inserimento, luci, pulsanti, porte di espansione, ecc.
Active Storage impiega al momento 25 dipedenti e ha 50 posizioni aperte con offerte di lavoro varie. E’ prevista una sua grossa crescita nel corso del 2010 e l’azione di Intel servirà sicuramente a spingere ulteriormente i prodotti nel campo enterprise.
[A cura di Mauro Notarianni]