Chatbot e strumenti AI di Google stanno mettendo il bastone tra le ruote a tutti i siti internet. È in estrema sintesi quanto riferisce il Wall Street Journal evidenziando un calo di lettori che obbligheranno molti siti a cambiare strategia, ridurre il personale o chiudere completamente.
Non c’è scampo per nessuna pubblicazione e anche testate storiche e rispettate come il Washington Post evidenziano grosse perdite, con utenti che non hanno più bisogno di visitare i siti e ottengono quello che vogliono richiedendolo all’AI di Google o un chabot di altre piattaforme. “Il traffico della ricerca organica dalla versione desktop o mobile dell’ HuffPost è diminuito di poco più della metà negli ultimi tre anni, e quasi altrettanto anche per quanto riguarda il Washington Post, secondo dati riportati da Similarweb.
L’ultimo mese un sito come Business Insider è stato costretto a ridurre di circa il 21% il personale, una mossa che la CEO Barbara Peng afferma essere finalizzata ad aiutare la testata a “sopportare l’estremo calo di traffico che è fuori dal nostro controllo”. Analisi sui risultati di ricerca organica evidenziano un declino del 55% da aprile 2022 ad aprile 2025, sempre secondo dati di Similarweb.
Nell’ambito di un incontro aziendale che si è svolto a inizio anno, Nicholas Thompson, amministratore delegato di The Atlantic, ha ipotizzato che il traffico proveniente da Google arriverà a zero, evidenziando la necessità di rivedere il modello di business. “Google sta passando dall’essere un motore di ricerca a un motore di risposte”, ha riferito Thompson interpellato dal Wall Street Journal, evidenziando la necessità di “sviluppare nuove strategie”.
“Il rapido sviluppo di risposte click-free” (senza bisogno di fare click per essere reindirizzati su un sito web, ndr), “costituisce una grave minaccia per il giornalismo che non va sottovalutata”, riferisce William Lewis, editore e CEO del Washington Post, spiegando che il quotidiano statunitense si sta muovendo con urgenza per entrare in contatto con il pubblico in precedenza trascurato, cercare nuove fonti di entrata e prepararsi a “una nuova era post-ricerche sul web”.
Come abbiamo già spiegato in altri articoli, il furto dei contenuti dei siti proposti dalle AI senza nulla in cambio potrebbe avere conseguenze devastanti per il settore dei media, un giochetto che rischia di mettere in ginocchio l’intero settore del giornalismo, bypassando completamente i link che portano traffico (e denaro) ai siti degli editori.
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