Questo sito contiene link di affiliazione per cui può essere compensato

Home » Hi-Tech » Futuroscopio » Grooveshark, lo streaming musicale condiviso porge le sue scuse e se ne va

Grooveshark, lo streaming musicale condiviso porge le sue scuse e se ne va

Grooveshark issa bandiera bianca: dal primo maggio il sito è sparito al suo posto c’è solo uno striminzito comunicato in cui l’azienda annuncia la chiusura, scusandosi con gli utenti e soprattutto con le etichette discografiche per il modo in cui ha portato avanti il suo business.

Per chi non lo sapesse Grooveshark consentiva era una sorta di servizio musicale in streaming condiviso: gli utenti potevano caricare online i loro brani musicali, che una volta caricati divenivano di dominio pubblico e potevano essere ascoltati da chiunque.

L’errore dell’azienda e dei suoi fondatori fu quello di caricare online circa 150 mila brani per rendere il servizio più popolare fin dall’inizio, azione considerata volontaria dai giudici e confermata tale da alcune email interne all’azienda. In seguito a questa violazione, l’azienda rischiava multe estremamente ingenti, con cifre che avrebbero potuto raggiungere anche oltre 700 milioni di dollari

Da qui la decisione di cospargersi il capo di cenere, chiedere scusa, chiudere un servizio molto scomodo per le major discografiche (ma gradito agli utenti) e consigliare a tutti gli (ex) fruitori del sito di rivolgersi alle alternative legali, come ad esempio Spotify, Google Play, Beats, Pandora e altri.

grooveshark chiude

Offerte Apple e Tecnologia

Le offerte dell'ultimo minuto le trovi nel nostro canale Telegram

Top offerte Apple su Amazon

I nuovi iMac con chip M3, Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.3

Minimo storico iMac con M3, scontato del 16%, lo pagate solo 1.369 €

Su Amazon va in sconto va al minimo l'iMac con processore M3 in versione base. Lo pagate 230 euro meno del suo prezzo di listino nella configurazione con 256 GB di disco, CPU 8-core e GPU 8-core.

Ultimi articoli

Pubblicità