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iWatch, schermo flessibile basato su rivoluzionaria tecnologia

L’iWatch avrà uno schermo Amoled flessibile? Secondo il Digitimes la risposta è sì, ed Apple avrebbe già inoltrato a TPK, una società di Taiwan, gli ordinativi per questa componente.

Se la voce diffusa dal giornale asiatico (in passato in verità non sempre impeccabile nelle indiscrezioni che riporta), fossero confermate, si sarebbe di fronte ad un salto generazionale nel mondo degli schermi; la produzione di questo tipo di display impone infatti il passaggio ad un nuova tecnologia basata su microsocopici filamenti in argento di pochi nanometri di diametro collocati molto distanziati tra uno e l’altro e collocati in maniera casuale su una superficie trasparente; di fatto si tratta di una specie di inchiostro che viene “stampato” sulla superifice. La distanza tra i filamenti e le loro dimensioni rendono il supporto sensibile al tocco, simile ad un vetro tradizionale ma visto che si può usare normale PET (il materiale con cui sono fatte le bottiglie di plasticaa) questo permette allo schermo di essere modellato senza problemi.

Attualmente gli schermi touch sono basati su ossido di Indio-Stagno che è friabile (quindi richiede un supporto rigido come il vetro), ha proprietà conduttive minori e costringe a collocare strati più spessi, riducendo la trasparenza dello schermo.  Tutto questo rende gli schermi tradizionali più pesanti e fragili.

La tecnologia ai nanotubi in argento è commercializzata da 3M che ha iniziato a produrre le pellicole; Cambrios, una società californiana, ha invece brevettato gli speciali inchiostri che vengono usati per “stampare” le pellicole. In gennaio, come si legge in Technology Review, alcuni produttori di schermi avrebbero cominciato a ricevere le prime forniture. La concessione in licenza a 3M della tecnologia, consentirà a Cambrios di raggiungere importanti clienti.

Secondo il Digitimes, TPK potrebbe non essere tra queste, ma la tecnologia in uso sarebbe la stessa. A fornire il know how sarebbe Nissha Printing, una azienda giapponese specializzata in tecnologie di stampa. L’obbiettivo dell’azienda che si rumoreggia avere un accordo con Apple su iWatch, sarebbe quella di dare il via alla produzione degli schermi entro l’estate con la spedizione di due milioni di schermi da 6 pollici per mese. Ad agevolare il rapporto tra TPK ed Apple sul nuovo dispositivo da polso è la vecchia frequentazione: Apple ha ricevuto da TPK gli schermi touch per l’iPad originale e per l’80% dei pannelli di iPhone 4S.

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