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Mayflower: le fotocamere uccise non dagli smartphone, ma dalla mancanza di innovazione

Il crollo del mercato delle fotocamere non è stato causato dagli smartphone, ma dalla mancanza di reale innovazione. L’interessante tesi nasce da una ricerca della società di analisi tedesca Mayflower.

A supporto di questa ipotesi ci sono alcune osservazioni sul mercato delle fotocamere, corredato da dati statistici e matematici sulle vendite delle fotocamere negli ultimi anni. Anche se la decrescita delle vendite di macchine fotografiche è associata alla saturazione del mercato e all’avvento degli smartphone, le curve tracciate non mostrerebbero una correlazione statistica fra l’avvento degli smartphone (che esistono da molti anni) e la crisi del settore. Lo stesso iPhone è arrivato nel 2007 mentre la crisi è iniziata molto dopo.

Secondo Mayflower se si valuta l’andamento dell’innovazione, si nota che la crescita della tecnologia non ha strappato la fotografia dal confine di una passione complicata, per la quale è necessaria competenza ed esperienza. Anzi l’evoluzione tecnologica ha solo aumentato questa complessità, appiattendo l’interesse da parte dei consumatori, che per questa ragione iniziano a fare a meno delle fotocamere.

Per uscire da questa crisi l’unica soluzione è innovare: sarebbe necessario proporre sul mercato un prodotto che avesse lo stesso impatto che ha avuto iPhone, in grado cioè di scuotere un settore dalle fondamenta, rilanciando la fotografia in base ad una nuova filosofia fondata su divertimento, semplicità d’uso, praticità e semplicità.

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A prescindere dalla sua correttezza, la teoria di Mayflower è comunque uno spunto interessante. E’ difficile smentire l’idea che la fotografia, con l’avvento del digitale, abbia fatto sì passi da gigante dal punto di vista tecnologico, aumentando però la sua complessità e in un certo senso involvendosi se si considera il rapporto fra fotocamere e persone. Basta osservare anche un solo un semplice menù impostazioni di una qualunque fotocamera per trovarsi travolti da un intrico di opzioni e funzioni a volte incomprensibili, per rimpiangere magari la semplicità delle vecchie fotocamere analogiche, rappresentanti di una generazione di divertimento punta e scatta degno davvero di tale nome ed attributo.

Steve Jobs avrebbe voluto rivoluzionare anche il mercato della fotografia e, se non sarà Apple, qualcuno dovrà prendere tale iniziativa per riuscire ad affrontare la crisi di un intero settore.

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